Innalzato il reddito per la fascia di protezione degli alloggi pubblici
il 07 aprile 2009
vedi sulla mappaParma Altro
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Parma, 7 marzo 2008 – Oltre 300 famiglie di Parma e provincia, appartenenti alle fasce più deboli e in particolare anziani, potranno continuare a pagare lo stesso canone di edilizia residenziale pubblica. I nuclei famigliari coinvolti, infatti, per effetto dell’aumento automatico delle pensioni, avrebbero superato il limite previsto in precedenza.
Grazie alla decisione presa oggi dal tavolo di concertazione provinciale, è stata accolta la proposta della Provincia di Parma fatta a Comuni e sindacati degli inquilini di aggiornare la fascia di canone chiamata “di protezione” in base ai nuovi indici Istat. Il reddito minimo per poter continuare a restare nella fascia di protezione, infatti, è stato portato da 7.500 euro a 8.130 euro di valore Isee.
“E’ con grande soddisfazione – dichiara l’assessore provinciale Ettore Manno - che comunichiamo di aver raggiunto questo obiettivo in un percorso condiviso con tutte le Amministrazioni Comunali e i Sindacati degli Inquilini, che avrà come concreta conseguenza il rientro nella fascia di protezione di circa 300 famiglie, composta soprattutto da persone anziane”.
L’aggiornamento approvato oggi sarà applicato a partire dal primo luglio 2008 per consentire a tutti i Comuni di provvedere all’adeguamento dei propri regolamenti comunali che disciplinano l’applicazione.
La decisone del Tavolo di concertazione fa seguito alla disposizione della Regione che ha adeguato i limiti per l’accesso e la permanenza negli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp). Rispetto al calcolo dei canoni, il provvedimento della Regione incide solo sulle fasce di accesso, permanenza, e di conseguenza decadenza, ma non sulla fascia di protezione, che resta affidata al tavolo provinciale. Tenuto conto che l’aggiornamento Istat delle fasce è necessario per equiparare i redditi che hanno perso valore rispetto a quei limiti, l’aggiornamento della fascia di protezione è ulteriormente dovuto per tutelare i nuclei famigliari più deboli.
Gli adeguamenti valutari delle fasce non sono un privilegio concesso a chi vive negli alloggi pubblici, ma si tratta di un aggiornamento rispetto alla realtà dei redditi delle persone.