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L'Impresario Delle Smirne Di Carlo Goldoni Al Teatro Bonci Di Cesena

dal 04 al 07 marzo 2010

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Cesena Altro

Descrizione dell'Evento

La gustosa commistione di generi e stili dà luogo a un linguaggio scenico vivace e spettacolare, assai godibile nonostante qualche ridondanza che ne dilata troppo la durata. Fra parrucche elaborate come piccoli teatrini e un personaggio che continua a sbucare da microscopici bauli,

Titolo: L’IMPRESARIO DELLE SMIRNE di Carlo Goldoni
Compagnia: regia di Luca De Fusco
con (o.a.) Eros Pagni, Alberto Fasoli, Max Malatesta, Paolo Serra, Gaia Aprea, Enzo Turrin, Anita Bartolucci, Piergiorgio Fasolo, Giovanna Mangiu’, Alvia Reale, Matteo Mauri
Locandina: musiche originali di Nino Rota scene Antonio Fiorentino
costumi Maurizio Millenotti
luci Emidio Benezzi
Teatro Stabile del Veneto, Teatro Stabile di Catania, Fondazione Antonveneta
Con il sostegno della Biennale di Venezia In collaborazione con Fondazione Teatro La Fenice
Date: Giovedì 4 marzo 2010 (turno G) Venerdì 5 marzo 2010 (turno H) Sabato 6 marzo 2010 (turno I) Domenica 7 marzo 2010 (turno L)

L'Impresario delle Smirne è in fondo un testo anomalo, difficile da etichettare: non sviluppa una trama vera e propria, diciamo che è più un affresco satirico del teatro musicale dell'epoca, il graffiante ritratto di una fauna pettegola e capricciosa di «virtuose», di improbabili tenori, di maldestri poeti drammatici. Ed è soprattutto una desolata evocazione delle loro povere stanze di locanda, e dei profittatori, dei chissachì che con ogni pretesto vi si insinuano pretendendo di 'travestirsi' da nobili quali non sono

Ad agitare questa umanità fatua e patetica l'arrivo d'un ricco turco a Venezia che vuole formare una compagnia da far esibire nel suo Paese: tra cantanti, musici, sensali c'è grande fermento, le primedonne fanno a gara nell'alzare le loro richieste, sparlano ferocemente le une delle altre, fino a mettere in fuga l'aspirante impresario.

Il finale di tutto questo caos apre spiragli di speranza: con la somma lasciata dal mercante ottomano proveranno a organizzarsi tra loro, perché se la presenza di un finanziatore alimenta le pretese, «quando l'impresa è dei musici tutti sono rassegnati, e faticano volentieri». Insomma autogestione.

foto by: http://www.flickr.com/photos/christheobscure/

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