Il Principe Di Homburg di Heinrich von Kleist al Teatro Ariosto di Reggio Emilia
dal 21 al 22 marzo 2012
vedi sulla mappaReggio Emilia Corso Cairoli, 1 - Reggio Emilia
Info: 0522 458845
dal 21 al 22 marzo 2012
vedi sulla mappaReggio Emilia Corso Cairoli, 1 - Reggio Emilia
Info: 0522 458845
TEATRO ARIOSTO
Mercoledì 21, giovedì 22 marzo ore 20.30
di Heinrich von Kleist
traduzione e regia di Cesare Lievi
drammaturgia Peter Iden
scene Josef Frommwieser
costumi Marina Luxardo
disegno luci Gigi Saccomandi
personaggi e interpreti
Principe elettore del Brandeburgo Stefano Santospago
Principessa elettrice Ludovica Modugno
Natalia, nipote del principe elettore Maria Alberta Navello
Feldmaresciallo Dörfling Emanuele Carucci Viterbi
Principe di Homburg, generale di cavalleria Lorenzo Gleijeses
Colonnello Kottwitz Graziano Piazza
Colonnello di fanteria Hennings Fabiano Fantini
Colonnello di fanteria conte Truchss Francesco Migliaccio
onte Hohenzollern Andrea Collavino
Capitano di cavalleria von Der Golz Paolo Fagiolo
Capitano di cavalleria conte Reuss Fabiano Fantini
una co-produzione
Teatro Nuovo Giovanni da Udine
CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
Mettere in scena oggi Il Principe di Homburg di Kleist non è solo ricordare il duecentesimo anno della sua morte, ma significa fare il punto sulla tenuta culturale e umana della poesia di uno tra i più sconvolgenti e contradditori poeti drammatici del passato. Al di là del prussianesimo di cui è imbevuto, c’è nel suo teatro qualcosa che parla con urgenza allo spettatore d’oggi?
E se c’è, in che cosa consiste, e come si articola?
La nostra messa in scena vuole rispondere a queste domande e per farlo punteremo non tanto sul dramma di chi si trova dilaniato tra sentimento e legge, libertà e obbedienza, inconscio e norma, ma sulla proposta kleistiana (tutta moderna) di una possibile soluzione: da ogni conflitto si esce grazie a un sogno.
Non importa se è destinato a cedere e crollare sotto il principio di realtà. Questa non è assoluta: in essa si può annidare un altro sogno in grado di metterla in discussione, e così via all’infinito. Senza sogno, senza la sua forza, non c’è vita.
In uno spazio neoclassico, sospeso e irreale, dieci attori sempre in scena daranno vita, con la fluidità, la precisione e la vaghezza tipica dei sogni, a una vicenda fortemente drammatica e incalzante, in cui l’immaginazione (e l’inconscio che la determina) si presenta come forza fondamentale per decidere la vita, il suo senso e il suo destino.
Teatro Ariosto
Platea € 22
Balconata I-II ordine centrale € 20
Balconata I-II ord. laterale € 16
Galleria € 16