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Il Nipote di Rameau Teatro Regina Cattolica

il 17 novembre 2012

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Cattolica Piazza della Repubblica,  -  Cattolica

Info: 0541 966778

Descrizione dell'Evento

Sabato 17 novembre 2012 al Teatro della Regina di Cattolica verrà rappresentata l'opera di Denis Diderot, Il nipote di Rameau, per la regia di Silvio Orlando.

Il Nipote di Rameau, scritto dal filosofo Denis Diderot, è un dialogo sicuramente uno dei più brillanti del Settecento francese. Questa storia discute varie tematiche di etica ed estetica, e sulla natura umana tematica sempre più che attuale.  La rappresentazione si svolge in un unico atto, in cui si assiste al dialogo tra due uomini con etica diversa: Diderot uomo dai principi morali, che esalta qualità come virtù, altruismo; invece Rameau, è un adulatore, parassita e musico fallito il quale sceglie come strada per il successo e per fare denaro facile, quella dell'adulazione.  Il tutto viene discusso nei giardini del Palais Royal, in cui il Nipote si configura come alter ego del filosofo, così che Diderot ne ascolta la narrazione inorridito e sconceetato su come sia possibile che un personaggio che ama la musica e l'estetica possa perdere ogni valore molare che guidi nella vita.

BIOGRAFIA Denis Diderot

Denis Diderot nasce nell'ottobre del 1713 da famiglia borghese, cattolica, e relativamente benestante che cerca di indirizzarlo ad una carriera giuridica o ecclesiastica. Il giovane Denis però non è interessato a questo tipo di vita e dopo aver studiato persso il collegio gesuita si trasferisce a Parigi dove si laurea, nel 1732 in magister artium, titolo che però non gli da alcuna specializzazione professionale. Diderot si adatta a tanti tipi di lavori fra cui anche scrivano e precettore, dove comincia, frequentando salotti e caffè, ad interessarsi alle idee illuministiche. In poco tempo viene tacciato come "giovane pericoloso" dalla polizia a motivo delle sue idee e stringe un'amicia burrascosa con Rousseau che però si rompe per una divergenza di idee. Continuando a studiare greco, latino, medicina e musica Diderot si mantiene facendo il traduttore, lavoro con il quale entra in contatto con autori e idee che lo spingono ad entrare nel movimento illuminista. Nel tempo partecipa alla scrittura di testi ampiamente critici contro la superstizione e l'intolleranza collocandosi come intellettuale e filosofi dagli ampi interessi, interessi che nel tempo aprono ancor di più il suo pensiero. Nel 1749 viene incarcerato per 5 mesi a causa di scritti giudicati sovversivi ed è in quel periodo che comincia la scrittura dell'Encyclopédie che lo occupa per ben 15 anni. Diderot produce diversi scritti ai quali però non da visione pubblica e molti di essi rimangono solo in una stretta cerchia di filosofi. Alcuni di questi vengono pubblicati solo molto tempo dopo, persino dopo la seconda guerra mondiale. Tra i suoi scritti ci sono saggi filosofici, romanzi, dialoghi, opere teatrali, e un'importante opera sull'arte della recitazione (Il Paradosso sull'attore". L'artista da un grandissimo contributo alla critica d'arte e alla storia dell'arte, e scrive anche varie lettere in cui formula i suoi principi estetici più importanti e in cui vi riporta le sue riflessioni filosofiche storiche e morali, collocandosi come uno dei più importanti rappresentanti dell'illuminismo. Nella sua vita, si sposa nel 1742 con Antoinette Champion dalla quale ha una figlia, ma nel tempo si innamora dell'amica e poi amante Sophie Volland. Nel 1784 muore per ipertrofia cardiaca.

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