Il Matrimonio Inaspettato Ravenna
dal 29 al 30 dicembre 2009
vedi sulla mappaRavenna Altro
Paisiello, tarantino d'origine ma napoletano di formazione (tra i suoi maestri al conservatorio di sant'Onofrio c'è un nume tutelare della Napoli musicale come Francesco Durante), compone l'opera buffa Il matrimonio inaspettato nel 1779 in un luogo che sembrerebbe il più lontano di tutti dallo spirito napoletano: la corte imperiale di Caterina di Russia a San Pietroburgo, presso cui Paisiello prestava servizio dal 1775.
Persino l'argomento sembrerebbe in apparenza poco napoletano, visto che pare occhieggiare da lontano un capolavoro del teatro di tutti i tempi come Il borghese gentiluomo di Molière: solamente, la storia raccontata dal librettista Pietro Chiari e musicata da Paisiello si svolge a Porto Venere in Liguria anziché a Parigi, e al posto del borghese Monsieur Jourdan c'è Tulipano, contadino arricchito e nobile di fresca nomina, che vuole a tutti i costi entrare nel gran mondo facendo addirittura sposare allo svampito figliolo Giorgino la vedova Contessa di Sarzana. Fortunatamente per Giorgino, come nella migliore tradizione dell'opera buffa italiana, ci penserà la contadina Vespina (ricca ma senza manie di grandezza, e con lo stesso nome della furba protagonista nella Serva padrona di Pergolesi) a rimettere a posto la situazione: dopo una interminabile girandola di situazioni comiche e di trovate d'ingegno, Vespina riuscirà alla fine a impalmare l'amato Giorgino, non senza aver ridotto a più miti consigli il goffo Marchese Tulipano, e aver placato le ire della Contessa, rimasta a bocca asciutta dopo aver vagheggiato un conveniente matrimonio, ma soprattutto involontariamente bistrattata dall'improbabilissimo bon ton dei due "nobili" Tulipani.