Il Male 30 anni dopo: a Parma una mostra inedita
dal 17 maggio al 31 luglio 2008
vedi sulla mappaParma Altro
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Una mostra, la prima realizzata in Italia, su “Il Maleâ€, l'irriverente rivista fondata nel 1978 da Pino Zac e da un gruppo di giovani disegnatori. Andrea Pazienza, Tanino Liberatore, Filippo Scozzari, Vincino, Vauro, Angese, furono tra i protagonisti di una vera e propria fucina di creatività che ha rivoluzionato il linguaggio della satira. L'esposizione si inaugura venerdì 16 maggio alle ore 21 (ingresso libero), alla Galleria delle Colonne del Cinema Edison d'essai, accompagnata da un incontro con Vincenzo Sparagna, che fu tra i direttori della rivista.
Curata da
Solares Fondazione delle Arti nell'à mbito del progetto 68-78. I dieci anni che sconvolsero l'Italia, la mostra ripercorre, attraverso più di cinquanta tavole originali di artisti come Pazienza, Liberatore, Scòzzari, la storia di un'esperienza editoriale fortemente innovativa, che terminò nel 1982 e fu disseminata di denunce e sequestri. Il Male. L'impossibile satira, questo il titolo della mostra, comprende anche alcuni menabò dei celebri “falsi†di prime pagine dei maggiori quotidiani, che portarono la rivista al suo massimo successo editoriale e ad una tiratura di 80 mila copie. Tra i falsi presenti in mostra, memorabili il “Corriere dello sport†con titolo a sette colonne sull'annullamento dei Mondiali di calcio del '78, ed il “Paese Sera†con la foto di Ugo Tognazzi in manette, arrestato perchè capo delle Brigate Rosse.
Attraverso la ferocia delle sue vignette e dei suoi fumetti, la riflessione sul rapporto tra vero e falso nel linguaggio dei media, la assoluta mancanza di riguardo verso il potere, Il Male entrò nella storia del costume e diventòÂ un caso unico nel giornalismo italiano.
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“Il principale problema che attanagliò il movimento del '77 – racconta
Vincenzo Sparagna - fu quello di riuscire in un qualche modo a comunicare i suoi contenuti fuori dei propri ambiti verso il resto della società , e attorno a questo problema ci furono le due soluzioni: quella dell'ispirazione linguistica e quella della sparatoria. Io credo che la scelta dell'ispirazione linguistica fu coerentemente di sinistra, mentre la scelta della sparatoria fu una scelta sciocca perchè non teneva conto che la vera guerra che si gioca nella società contemporanea è quella della comunicazioneâ€.
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