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Il Limbo Dell'Adolescenza Casalecchio di Reno

il 19 febbraio 2010

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Casalecchio Bologna Altro

Descrizione dell'Evento

Lasciare che il mito dell’adolescenza e la sua crisi, una delle chiavi più interessanti per interpretare la letteratura italiana del Novecento, venga presentato dalle voci degli adolescenti di oggi, e in particolare dagli studenti del Liceo L. da Vinci di Casalecchio. Questa l’intuizione alla base di Una giovinezza senza scampo – Visioni dell’adolescenza nella letteratura italiana del Novecento, il ciclo di letture scelte da Michele Collina e introdotte dal poeta e critico Matteo Marchesini che prende il via, con l’incontro Il limbo dell’adolescenza, venerdì 19 febbraio alle ore 17.00 in Piazza delle Culture.

L’adolescenza come limbo fiabesco, luogo quasi magicamente separato dal mondo degli adulti e tuttavia dalla sua consunzione sempre minacciato, sarà al centro del primo incontro, in cui i ragazzi leggeranno poesie di Sergio Corazzini, Vincenzo Cardarelli, Eugenio Montale, Sandro Penna e Umberto Saba e un brano da L’isola di Arturo di Elsa Morante.

Michele Collina nasce a Bologna nel 1972 e insegna Lettere nella scuola secondaria di secondo grado, dove cura inoltre laboratori teatrali e di lettura espressiva. L’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa lo ha nominato nel 2007 referente per le scuole di Bologna, con il compito di promuovere la drammaturgia classica; Collina è inoltre autore e regista di due spettacoli totalmente suoi, andati in scena a Bologna.

Matteo Marchesini, nato nel 1979 a Castelfranco Emilia (MO), vive a Bologna. Sue poesie sono state pubblicate nell’antologia Dieci poeti italiani (2002), curata da Maurizio Clementi; ha pubblicato le raccolte di poesie Asilo (2003), I cani alla tua tavola (2006) e Marcia nuziale (2009), e la raccolta di racconti Le donne spariscono in silenzio (2005), con cui ha vinto il premio Iceberg 2005 per la narrativa del Comune di Bologna. Sin dal 1998 è redattore dell’Annuario critico di poesia diretto da Giorgio Manacorda e Paolo Febbraro.

Il ciclo Una giovinezza senza scampo, il cui titolo è ispirato a un verso della poetessa milanese degli anni ‘30 Antonia Pozzi, nel corso dei suoi tre incontri illustrerà come l’adolescenza nella poesia e nella prosa del Novecento si configuri come maturità mai raggiunta e protagonismo meramente illusorio, riallacciandosi alla tradizione del romanzo europeo dell’Ottocento per rendere il giovane vittima sacrificale della storia, nel suo senso più concreto e tragico, con le guerre mondiali, ma anche, in un’accezione più sottile, come bersaglio dell’oppressione della società contro chi ne rifiuta le regole omologanti.

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