Il Fado. L'anima e la sua musica
il 27 luglio 2008
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Marco Poeta, guitarra portuguesa
Alessandra Losacco, voce
Paolo Galassi, chitarra acustica
Massimo Sbaragli, basso acustico
Perché il Fado? - àˆ sempre difficile trovare le parole per descrivere cosa si prova quando dallo strumento che si ha tra le mani scaturisce un'armonia, una melodia che coincide perfettamente con ciò che si porta nel cuore! Ancora più difficile é descrivere ciò che si prova quando quello strumento non é uno strumento convenzionale… la Guitarra Portuguesa, la chitarra del Fado…strumento famoso solamente nel suo paese di origine: il Portogallo, quella piccola striscia di terra all'estremo occidente europeo.
Una premessa é necessaria: non ho scelto io il fado ma é il fado che ha scelto me, mi é venuto incontro e mi ha fatto innamorare, perchè “lui†fa sempre così! Conoscevo il Fado di Amalia Rodrigues e lo suonavo con la chitarra classica già molti anni fa, quando ero impegnato con la bossa-nova e la musica antica napoletana, lo suonavo per me, per mio personale piacere, mi faceva stare bene. Tutto questo senza sapere, senza la consapevolezza che quella musica era l'unica vera identità che rappresenta il popolo portoghese, infatti c'é un detto conosciuto a Lisbona che dice: “Un portoghese che non si riconosce nel fado é un traditore della patria†(anonimo).
Nel 1998 ero a Lisbona, in occasione del bicentenario della nascita di Giacomo Leopardi, per presentare le opere del poeta in lingua portoghese, quando ho ascoltato per la prima volta il suono della guitarra portuguesa. In quell'attimo la mia vita é cambiata, un nodo alla gola ed una lacrima mal celata é scivolata sul mio viso... tutta quella bellezza, quella profondità mi aveva toccato l'anima!
Il fado é questo, nasce dal cuore e tocca tutta la persona, la attraversa. Dal latino Fatum cioé Destino, il fado canta il Destino, quell'intricata trama del vivere degli uomini, della gente normale, dei pescatori, delle loro donne sempre in attesa. Canta la Saudade…é saudade quella tristezza di fondo che é del vivere, mai disperata, oserei dire lieta! Il destino é dell'uomo, il significato del vivere anche nelle situazioni peggiori é per l'uomo! L'Amore é per l'uomo.
L'incontro con il fado é stato per me come il placarsi di quell'ansia di ricerca continua che sempre mi muove, avevo trovato un porto sicuro…da cui ripartire, artisticamente e nella vita. Considero il fado come una preghiera, é come un monaco che cerca Dio nel silenzio. Con il fado incontro me stesso nel ritmico silenzio della sua melodia, che mi accompagna e da un senso alla mia quotidianità . Per me il fado é come una tristezza che allegramente danza e che ci fa sperare nel non essere mai tristi.
àˆ un po' questo il senso della cosiddetta “saudadeâ€, questo forte sentimento di cui sentivo parlare sia nella bossa-nova che nel fado. Ora che la stò provando veramente capisco perchè “ saudade†é un termine, come diceva la grande Amalia intraducibile…o la si prova o non si é fadisti! Chiedevo alla grande cantante di Lisbona, una volta dopo un nostro concerto, Argentina Santos, perchè una fadista si identifica più nel fado menor, per intenderci il fado lento, più che nel fado corrido (fado allegro). Mi rispose: «Perchè noi siamo così!
La nostra stessa terra ci obbliga a questa espressione: siamo alle nostre spalle stretti dalla Spagna, se guardiamo avanti e proviamo ad immaginare qualcosa del futuro, non ci rimane altro che immedesimarci e fare i conti con i fragorosi silenzi dell'immensità sconfinata dell'oceano!». Marco Poeta.
L'Accademia do fado…e la sua storia - L' origine dell' Accademia do Fado inizia con la storia del suo ideatore Marco Poeta, definito dagli stessi portoghesi l'unico fadista fuori dai confini lusitani. A seguito del folgorante incontro con il Fado, nel musicista nasce l'idea di creare un luogo per la divulgazione di questo particolare genere e della cultura portoghese in Italia.
Tra il 2004 e il 2005 nasce nelle Marche la prima “casa del fado†che ospiterà innumerevoli nomi della cultura fadista di Lisbona e costruirà importanti interscambi. Si esibiscono in Italia Argentina Santos, Jeorge Fernando, Ana Moura, Rachel Tavares, Ricardo Ribeiro, Tina Santos, Pedro Lisboa, Marta Dias, M. José Nobrega e Antonio Chainho, in Portogallo: Eugenio Finardi, Beppe Servillo, Francesco Di Giacomo, Fausto Cigliano, Enzo Gragnanello, Lucio Dalla, Silvia Mezzanotte.
Inizia con loro una profonda storia di divulgazione del Fado, valsa anche a dimostrare la vicinanza di questo genere musicale con la canzone popolare italiana. Con sede sul “Colle dell'Infinito†a Recanati, l' Accademia do Fado da ottobre del 2008, dopo anni di esperienza nel settore, inizierà corsi di perfezionamento, per musicisti e cantanti, sulle tematiche del Fado e la tecnica della “guitarra portuguesaâ€, con la partecipazione ai corsi dei grandi artisti di Lisbona.
Ospiti della serata:
Jorge Fernando Musicista, autore, poeta, grande punto di riferimento del nuovo fado. Chitarrista di Amalia Rodrigues sia nei dischi che dal vivo, é altresì arrangiatore e scopritore di talenti del nuovo fado.
Tra le produzioni di maggior rilievo ricordiamo le fadiste internazionali Mariza e Ana Moura. Ana Moura Star Mondiale del Fado, lanciata da Jorge Fernando, é l'espressione del nuovo stile che non rinnega le radici della tradizione antica. Le grandi capacità vocali, unitamente ad un'interpretazione intimistica, la rendono unica nel suo genere e molto apprezzata anche oltre oceano, dove é reduce dal grande successo ottenuto al Carnegie Hall di New York.
Francesco di Giacomo àˆ un personaggio mitico della musica italiana, del rockprogressive in particolare, essendo la storica voce, nonchè uno dei fondatori, del “Banco del Mutuo Soccorsoâ€. La sua dimensione artistica, che spazia ben oltre la musica, lo ha portato a collaborazioni eccellenti tra cui quella con Federico Fellini. Nella sua incessante ricerca artistica incontra Marco Poeta ed il Fado, sulle cui note sa esprimere, come pochi, la dimensione profonda dell'animo umano.
Silvia Mezzanotte Grandissima interprete della scena musicale italiana. Inizia giovanissima la sua carriera che la porterà a Sanremo Giovani ed in tour con Laura Pausini, Francesco De Gregori, Andrea Bocelli, Mia Martini. Nel 1999 diventa la voce dei Matia Bazar con i quali vince, nel 2002, il Festival di Sanremo. Dal 2004 é iniziata la sua carriera da solista che tutt'ora la vede protagonista dei più prestigiosi palchi, sia in Italia che all'estero.Â