Il Campo della Gloria Viaggio di un deportato da Fossoli a Dachau
il 27 gennaio 2008
vedi sulla mappaRimini Teatro Novelli Altro
il 27 gennaio 2008
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Lì incontra uomini, soldati, partigiani, che combattono per la libertà. Incontri che lo segneranno per il resto della sua vita. In Germania scopre lo sterminio organizzato, la fame, la paura e, allo stesso tempo, il desiderio di morire. Fino al giorno della liberazione, improvvisa, insperata, fino al ritorno a casa, all'ultimo omaggio, al Campo della Gloria. Questo spettacolo vuole dar voce al pensiero che la Arendt esprime ne La Banalità del male: "La mia opinione è che il male non è mai radicale, ma soltanto estremo, e che non possegga né la profondità né una dimensione demoniaca. Esso può invadere e devastare tutto il mondo perché cresce in superficie , come un fungo. Esso sfida il pensiero, perché il pensiero cerca di raggiungere la profondità, andare alle radici, e nel momento in cui cerca il male è frustrato , perché non trova nulla. Questa è la sua ?banalità'? solo il bene ha profondità e può essere integrale."