Idomeneo Re di Creta Omero Secondo Mozart Al Teatro Comunale di Ferrara
dal 05 al 07 marzo 2010
vedi sulla mappaFerrara Altro
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In occasione di Idomeneo, venerdì 5 marzo alle 17 avrà luogo il terzo appuntamento del ciclo “Intorno all’opera”. L’incontro si terrà come di consueto al Ridotto e vedrà protagonista il direttore Michele Mariotti, che dialogherà con Roberta Ziosi, musicologa e docente nelle università di Ferrara e di Padova. L'ingresso è libero.
Nella mattinata di sabato 6 marzo inoltre è in programma l'appuntamento curato dallo scenografo ferrarese Lorenzo Cutuli e dedicato al “dietro le quinte” degli allestimenti operistici in cartellone.
Terzo debutto per la stagione lirica 2009/2010. Come la Voix humaine di Poulenc in dicembre ed Elektra di Strauss in febbraio, anche Idomeneo Re di Creta verrà rappresentato al Teatro Comunale di Ferrara per la prima volta. L'opera, primo capolavoro "serio" di Wolfgang Amadeus Mozart, andrà in scena venerdì 5 marzo alle 20 e domenica 7 marzo alle 16. Michele Mariotti guiderà l’Orchestra e il Coro del Teatro Comunale di Bologna, mentre la regia è firmata da Davide Livermore. Le scene sono curate da Santi Centineo, i costumi da Giusi Giustino, le luci da Andrea Anfossi; Paolo Vero è il maestro del coro. Protagonista nel ruolo del titolo sarà Francesco Meli, il più importante dei tenori italiani che si sono affermati negli ultimi anni. Accanto a lui i cantanti della Scuola dell'Opera di Bologna: Giuseppina Bridelli come Idamante e Barbara Bargnesi come Ilia; Valentina Corradetti (5 marzo) e Guanqun Yu (7 marzo) si alterneranno nel ruolo di Elettra, Enea Scala (5 marzo) e Gabriele Mangione (7 marzo) in quello di Arbace, Paolo Cauteruccio (5 marzo) e Ramtin Ghazavi (7 marzo) in quello del Gran Sacerdote.
Il nuovo allestimento è una coproduzione guidata dal Teatro Regio di Torino con il Teatro Comunale di Bologna, Teatro Comunale di Ferrara, I Teatri di Reggio Emilia, Teatro Comunale di Modena, Teatro Municipale di Piacenza e Teatro Alighieri di Ravenna.
Dramma per musica in tre atti su libretto di Giambattista Varesco, Idomeneo fu commissionato nel 1780 dal principe elettore di Baviera Carl Theodor e andò in scena per la prima volta il 29 gennaio 1781 al Residenzentheater di Monaco. Dal punto di vista musicale - secondo il musicologo Massimo Mila - si tratta della più bella opera seria del Settecento. L'opera fu concepita per l’orchestra di Mannheim, famosa per l’abilità dei suoi strumentisti, ingrediente essenziale che consentì a Mozart di esibire una ricchezza senza precedenti nel trattamento dei fiati. Ma il giovane compositore diede soprattutto prova di una straordinaria consapevolezza drammaturgica, intervenendo anche nella stesura del libretto e assegnando un ruolo attivo al coro.
Idomeneo, re di Creta, suo figlio Idamante, Ilia ed Elettra, figlie di Priamo e Agamennone sono i protagonisti di una storia che, narrata in principio da Omero, giunge a noi oggi nella lettura registica di Davide Livermore. Per alleggerire il tradizionale impianto del genere aulico-mitico, Livermore ha cercato d’imporre allo spettacolo ritmi sostenuti ed ha scelto di incorniciare l’opera in un contesto insolito, un non-luogo, facendone una versione pop. Secondo il regista, temi centrali della vicenda sono "le fragilità umane, il rapporto tra l’uomo e il dio, il mare e i suoi mostri", e la sua lettura si è concentrata su "un’umanità devastata dalla vita, dagli eventi naturali, dalle tempeste, dalle guerre". Classica nell’involucro formale ma estremamente espressiva nel contenuto è la direzione di Michele Mariotti: “Questa opera è un capolavoro assoluto – ha affermato - la musica è sublime e ricca di materiale eterogeneo. E' un’opera viva che non parla di fantasmi ma di uomini veri, in grado di amare e di odiare, di un padre con dramma di dover uccidere il figlio e il figlio che soffre perché vorrebbe un abbraccio da padre".