I segreti del gregoriano

Anche quest’anno Ugo Rolli tiene al Conservatorio “Arrigo Boito” un corso di semiologia e interpretazione del canto gregoriano.
L’iniziativa didattica, che ha pochi riscontri in Italia, rientra nel percorso formativo obbligatorio per gli studenti di organo e composizione (triennio e biennio sperimentali). Tuttavia il corso, giunto alla quarta edizione, è aperto agli uditori esterni. Questa antica e affascinante disciplina raccoglie infatti tesori fra i più importanti della musica occidentale e conta anche a Parma su una piccola, qualificata schiera di cultori. Il programma delle lezioni (sabato, dalle 10 alle 11) comprende materie teoriche (neumi, notazione quadrata, modi, ascolto e analisi, codici alto-medievali) ed esercitazioni pratiche (lettura e interpretazione di brani). Docente di canto corale al “Boito”, Rolli ha alle spalle una lunga carriera artistica. Nel 1974 ha fondato il coro Paer, al cui interno ha costituito poi una Schola gregoriana maschile e una Schola gregoriana femminile. I due complessi hanno appena realizzato con la direzione dello stesso Rolli e di Oreste Schiaffino il cd “Cuncti precemur” che è parte del volume “Vivere il Medioevo. Parma al tempo della Cattedrale” edito da Silvana. Le stesse musiche accompagnano la mostra omonima, aperta fino al 14 gennaio 2007 ai Voltoni del Guazzatoio nell’ambito delle celebrazioni per il nono centenario della Cattedrale. In campo gregoriano Rolli si è formato alla Scuola di Cremona sotto la guida dei maggiori studiosi europei del settore: Luigi Agustoni, Johannes B. Göschl, Alberto Turco, Nino Albarosa.