Hungry Planet
dal 10 ottobre al 10 dicembre 2007
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L'associazione Cibopertutti, nell'ambito del progetto Kuminda, in collaborazione con Solares Fondazione delle Arti nel progetto Gnam, ha organizzato l'esposizione della mostra "Hungry Planet-what the world eats" di Peter Menzel e Faith D'Aluisio. Si tratta di un progetto creativo che ha portato i due artisti in 24 Paesi del Mondo per fotografare, parlare e conoscere le famiglie riunite intorno alle proprie tavole con la razione settimanale di cibo.
KUMINDA, le sue iniziative e attività culturali e di informazione, tra cui si colloca questa esposizione, vogliono essere opportunità per un incontro tra i produttori, i prodotti e i consumatori, affidando a questo incontro il compito di svelare un punto di vista altro rispetto alle dinamiche che oggi regolano il rapporto tra i diverse Paesi del pianeta, ma anche tra i produttori ed i consumatori della stessa area geografica.
Un punto di vista che é soprattutto frutto e conseguenza di esperienze di vita, di lavoro, di imprenditorialità , di socialità . Un punto di vista che ci interroga rispetto ai diritti, all'ambiente e le risorse naturali; alle regole del lavoro, del commercio e della finanza; al presente ed al futuro della democrazia e delle istituzioni che governano le comunità e le relazioni sopranazionali.
 Il CIBO – tema centrale del progetto Kuminda - viene in considerazione quindi prima di tutto come diritto, affrontando i temi della sovranità alimentare, della possibilità di autodeterminazione da parte dei diversi Paesi, della qualità alimentare, dell'equa distribuzione delle risorse, del libero accesso all' acqua potabile, alle risorse produttive, alla terra, ai mari, alle sementi, alla tecnologia, al credito.
Anche questa mostra fotografica vuole essere un'occasione per porre al centro dell'attenzione il tema del cibo, come diritto, come risorsa naturale, come prodotto dell'attività umana, come oggetto di scambio e di consumo.
In particolare vuole essere l'occasione per parlare di cibo a partire dal Sud del Mondo, dalla vita, la storia, la cultura e l'economia di chi conduce una quotidiana lotta di sopravvivenza per produrre, scambiare, commerciare e consumare cibo. Spesso come lotta per garantirsi un minimo accesso a quelli che sono diritti inviolabili della persona. La Dichiarazione del Millennio esorta a dimezzare, entro il 2015, la percentuale delle persone che vivono con meno di un dollaro al giorno e quella delle persone afflitte dalla fame. Occorre quindi un cambiamento radicale nelle logiche, nelle strategie, nelle azioni che governano e determinano i rapporti tra gli individui e le comunità del mondo. Questo cambiamento deve avvenire attraverso l'affermazione ed il riconoscimento effettivo dei diritti - a partire da quelli dei soggetti più deboli –; la costruzione di regole, norme ed istituzioni che garantiscano una reale democrazia e partecipazione a tutte le comunità locali; processi di assunzione reciproca di responsabilità ; principi di solidarietà , giustizia, integrazione.Â