Muse tra Hindemith e Ravel. Il 22 gennaio un nuovo dittico con Hin und Zurück e L’heure espagnole
il 22 gennaio 2010
vedi sulla mappaAncona Altro
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La serata del 22 gennaio si apre, dunque con Hin und Zurück di Hindemith, della durata di 12 minuti, che viene rappresentata alle Muse per la prima volta in Italia da quel lontano 1927 del suo debutto a Baden Baden, su libretto di Marcellus Schiffer, lo stesso che collaborò con Hindemith a Neues vom Tage, in scena ad Ancona nel 2008. Un bel sodalizio, il loro, se ne uscirono almeno questi due diversi, piccoli capolavori. La loro corrosiva vena antiretorica, tipica della migliore cultura germanica anni Venti, crea una tempesta in un bicchiere d'acqua: il marito torna inaspettato a casa per festeggiare il compleanno della giovane moglie, ma il biglietto di un amante scatena la sua gelosia. Uccide la moglie e si getta dalla finestra.
Ma, se le cose andassero all'indietro, cosa succederebbe? Ecco: il marito torna in casa dalla finestra, la moglie rinviene, rivela che il biglietto è dell'amante, poi mente: no, è della sarta. Il marito ci crede e festeggia il compleanno della moglie. Nel gioco dell'intelligenza che relativizza le tragedie evitabili, l'opera/sketch è divertissement grave e pretesto per pensare. Ma la velocità dell'azione – avanti e indietro – non ne dà il tempo, e tutto si risolve in una frenetica, godibile, lancinante carambola di eventi. E dal bianco/nero, dalla velocità sardonica del cabaret tedesco di primo '900, si passa in pochi minuti nel colore e nella gioia di vivere dell'antica Spagna de L’heure espagnole” di Ravel, commenta Alessio Vlad, che ha firmato il cartellone della stagione lirica 2009/2010, a cominciare da questo dittico.
Di solito – chiosa – se si fa un abbinamento tra due testi lirici, a teatro, si opera per totale contrasto oppure per sottili rimandi. Stavolta, la scelta è stata guidata dal tema comune del tempo. Singolare, infatti, come il Tempo sia protagonista di entrambe le storie: nella prima, poter invertire l'ordine degli avvenimenti comporta la ricucitura di strappi fatali. Nella seconda, il riferimento al Tempo è meno allusiva, anzi palese. La vicenda si svolge nella bottega di un orologiaio: alle prese con il tempo, è Conception, la sua focosa moglie, divisa tra due, anzi tre ipotesi diverse di tradimento. Qui il tempo è l'intervallo che passa tra un amante e l'altro della donna, ha una cadenza erotica e licenziosa. E tra le due opere, c'è appena il tempo del cambio di organico, da pochi musicisti per la prima – poco più di una decina – ai 70 per la seconda: a dirigerli, Bruno Bartoletti, che non perde l'occasione di tornare ad Ancona e di condividere le eccitanti esperienze dell'amico Vlad. Stella del firmamento canoro, in scena sarà l'indiscussa Sonia Ganassi. (fonte Corriere Adriatico del 8/01/10 di Lucilla Niccolini)