Gomorra Raccontare è resistere

Tratto dall'omonimo best seller di Roberto Saviano che tanto ha fatto discutere per il suo efferato realismo, il lavoro teatrale irrompe nella coscienza del pubblico, scava all'interno del muro dell'incomprensione, apre ampi spazi a quella ragione e a quella voglia di emergere da una società nascosta nell'oblio e difficile da raccontare. benvenutiIl "caso" letterario del 2007 diventa scrittura teatrale, così naturalmente ricco di immagini e forme, narrazioni e documenti, ferocia e raccapriccio. Il giovane Roberto Saviano, vincitore del Premio Viareggio Opera Prima 2006, forte della sua esperienza di giornalista-reporter, si rende testimone di una realtà dura e spietata con un'opera che mette coraggiosamente a nudo le espressioni più efferate delle attività criminose proliferate a Napoli e allargatesi a macchia d'olio sul territorio nazionale e internazionale. Impresa non facile portare Gomorra sul palcoscenico.L'ha fatto Mario Gelardi , autore e regista napoletano che da tempo frequenta il teatro civile e le questioni difficili. Sua è la regia, elaborata a quattro mani con lo stesso Saviano. Uno spettacolo "scioccante e violento come i fatti veri che racconta", dice il regista. L'adattamento teatrale si configura come un inquietante gioco di specchi tra le molteplici sfaccettature della criminalità organizzata napoletana e tutte le sue tentacolari ramificazioni. Colonne di cemento, tubi innocenti e sacchi di terra. Scene di degrado urbano. Chi guarda percepisce il disagio, la violenza che ogni napoletano sente sulla propria pelle. Ma questa non è una storia che riguarda solo Napoli.