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Giorni Scontati al Teatro Comunale Ferdinando Bibiena S.Agata Bolognese

il 25 novembre 2011

vedi sulla mappa

S.Agata Bolognese Via 2 Agosto 1980 n. 114  -  Bologna

Info: 051 6818942

Descrizione dell'Evento

Una commedia in cui quattro personaggi femminili si ritrovano a dividere una cella, vivendo situazioni divertenti disperate e grottesche e, che forse, riuscirà a spezzare qualche pregiudizio.

Antonella Fattori - Giusy Frallonardo - Daniela Scarlatti - Lia Zinno
Musiche Marco Biscarini
Scene Francesco Ghisu
Costumi Lucia Mariani
Lighting designer Maurizio Fabretti – Progettinaria
Comunicazione e Ufficio Stampa Massimo Zenobi
Aiuto Regista Fabio Maffei
Regia Luca De Bei

MOLISE SPETTACOLI

Con il patrocinio e il sostegno del  Garante dei detenuti della Regione Lazio con il patrocinio del Ministero  della Giustizia D.A.P..

Quasi 70.000 persone vivono negli  istituti penitenziari che sorgono nelle nostre città, a volte anche in  pieno centro, ma la maggior parte dei cittadini ne ignora qualsiasi  aspetto. Negli anni le leggi sono cambiate, ma quel che non è cambiato è  lo stato dei detenuti, il sovraffollamento e il degrado delle nostre  carceri.

GIORNI SCONTATI tutti uguali anche quando non sono uguali.
GIORNI SCONTATI quelli già passati in carcere.
GIORNI SCONTATI segnati sui muri della cella per contare quelli che dividono dalla libertà.
GIORNI SCONTATI che scontati non sono mai.

Una commedia in cui quattro  personaggi femminili si ritrovano a dividere una cella, vivendo  situazioni divertenti disperate e grottesche e, che forse, riuscirà a  spezzare qualche pregiudizio. Quattro donne che si scontrano,  s’incontrano, si amano, si odiano, si sopportano, ridono e piangono, ma  soprattutto imparano a vivere in un luogo che è negazione della vita.
Il  pubblico verrà trascinato dalle loro storie divertendosi alle loro  battute, immedesimandosi nella loro quotidianità così vicina e nello  stesso tempo distante dalla nostra.

E' l’universo femminile che riesce,  anche in situazioni difficili, a fare gruppo, a vivere e subire la  privazione di libertà e la violenza in un modo molto diverso dagli  uomini. Il microcosmo oppressivo e claustrofobico del carcere diventa  una lente di ingrandimento di sentimenti e situazioni che spesso  cerchiamo di negarci e che abbiamo provato a portare alla ribalta senza  finzione, mettendoci in gioco, provando a dare senso a vite negate.

Luogo dell'Evento e gli Hotel nei dintorni