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Gestione anticipata della fragilita un modello d’intervento

il 06 febbraio 2009

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Parma Altro

Descrizione dell'Evento

Gli interventi dei relatori e i report del convegno tenutosi a Parma il 6 febbraio 2009

Nel convegno “La gestione anticipata della fragilità per un modello integrato dei servizi territoriali” svoltosi a Parma il 6 febbraio 2009, è stato presentato sul tema della “fragilità” un modello di intervento importante, risultato dagli esiti di una ricerca/intervento promossa dalla Provincia e dall’Ausl di Parma in collaborazione con la Regione Emilia Romagna.

Per la prima volta in Italia si sono rilevate le condizioni di tremila anziani ultra 75enni non conosciuti dai servizi, individuando i fattori sanitari, sociali e ambientali che più di altri identificano la condizione di fragilità delle persone anziane.
Lo scopo fondamentale è stato quello di identificare indicatori facilmente misurabili che possano predire il rischio di non autosufficienza negli anziani. L’indagine ha quantificato questi indicatori di rischio dando conferme importanti, su una base scientifica e numerica, su quanto si pensava: e cioè che l’anziano che vive isolato, magari in montagna, in centri piccoli, e non ha una rete sociale forte intorno, è più in difficoltà. Inoltre è stata significativa la strategia d’intervento, l’agire in un’ottica preventiva: ciò significa mettere nelle condizioni i servizi di poter intervenire non nel momento in cui si presenta l’emergenza ma precocemente, mettendo in atto interventi di vicinanza, di presa in carico, di supporto che sono tanto più efficaci quanto più vengono esercitati tempestivamente. Fondamentale, per quanto riguarda il processo di indagine e la rilevazione sulla popolazione anziana, è stata la collaborazione fra medici di medicina generale e assistenti sociali. Medici di famiglia e assistenti sociali e domiciliari hanno lavorato insieme per classificare e conoscere tutti gli anziani del territorio, realizzando nella fase di analisi dei bisogni una vera integrazione. Un lavoro congiunto, che si vuole da sperimentale fare diventare prassi strutturale non solo in quel territorio ma su tutto il territorio provinciale.

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