Mostra Garofalo Ferrara
dal 05 aprile al 06 luglio 2008
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Garofalo non é stato ancora adeguatamente indagato in un'esposizione temporanea in Italia e, tuttavia, fu proprio questo artista - già definito "moderno" dal Vasari per la sua pittura e per il suo stile di vita - ad influenzare, per molti aspetti, il percorso seguito dalla scuola locale nella prima metà del Cinquecento.
Eccezionali prestiti giungeranno, ovviamente, dall'Ermitage di San Pietroburgo e dai musei russi. In particolare appartengono alle collezioni del Museo sulla Neva tre eccezionali dipinti, di grandi dimensioni, realizzati da Garofalo per il convento di San Bernardino negli anni 1530: Le nozze di Cana, la Via Crucis e una strabiliante Allegoria del Vecchio e del Nuovo Testamento. Quest'ultima tela, specialmente, risulta interessante non solo perchè la composizione é una variante di un analogo soggetto conservato nella Pinacoteca di Ferrara, ma anche perchè, per più di una cinquantina d'anni, l'opera era rimasta arrotolata e, solo ora, dopo un accurato restauro, é tornata ad essere fruibile per il pubblico.
Di valore non esclusivamente artistico é La Deposizione: la sua importanza infatti risiede anche nel fatto che si tratta del primo dipinto del Rinascimento italiano giunto in Russia – quando a regnare era ancora Pietro il Grande – attribuito, all'epoca, proprio a Raffaello.
"La Sacra Famiglia" dell'Ermitage é invece un tipico esempio della maturità di Benvenuto Tisi, che ripropone composizioni simili in diverse combinazioni e dimensioni.
Proprio la scelta di focalizzare l'attenzione sull'artista che operò presso la corte degli Estensi, impone di limitare i confronti con altri esponenti della scuola ferrarese a poche ma fondamentali opere: la Sibilla di Dosso Dossi, fiore all'occhiello delle collezioni dell'Ermitage, o il "Ritratto di dama" attribuibile a Domenico Panetti, considerato il maestro di Garofalo.
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Nessuna seria ricerca dedicata alla pittura ferrarese può eludere poi il nome di Francesco Francia, che insieme a Lorenzo Costa dette un contributo fondamentale nella diffusione di una nuova comprensibilità e di un nuovo equilibrio nelle soluzioni delle strutture compositive. Si conserva all'Ermitage uno straordinario dipinto firmato da Francia, eseguito nel 1500 per la cattedrale di San Petronio a Bologna, una Madonna in trono con i santi Francesco, Lorenzo e angeli musici.Â