dal 09 al 11 febbraio 2007
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Gabbiano Cechov
Torna in tournée lo storico allestimento di "Il gabbiano" di Anton Cechov realizzato da Andrei Konchalovsky ? grande uomo di cinema ma anche attivo sulle scene teatrali ? dopo circa vent?anni dal debutto a Parigi, al Théâtre de l?Odéon -Teatro d?Europa.
Dopo alcune riprese nel corso di questo lasso di tempo, lo spettacolo, che non ha cessato di riscuotere un grande successo di pubblico, non ha perso certamente la sua attualità. L?allestimento presenta nuovi interpreti (ieri guidati da Juliette Binoche e André Dussollier e in questo allestimento da Irina Rozanova e Alexey Grishin), e si avvale di nuove scenografie disegnate da Ezio Frigerio e di nuovi costumi curati da Rustam Khamdamov, che svolgono una funzione di sottolineatura dei paradossi e delle sfumature dei personaggi cechoviani.
Dopo il debutto romano e alcune repliche a Venezia, "Il gabbiano" sarà
al Teatro Valli di Reggio Emilia dal 9 all?11 febbraio. Gli spettacoli vengono presentati in lingua originale con sopratitoli in italiano.
"Il gabbiano" fu il primo successo teatrale di Cechov, e la sua importanza fu tale da aprire una vera nuova era nella storia del teatro russo. Fu in seguito al trionfo della pièce che il teatro d?Arte di Mosca giunse ad adottare un gabbiano come suo emblema.
Arkadina, un?attrice invecchiata, viene a passare l?estate nella sua proprietà di campagna con l?amante, il celebre scrittore Trigorine. Constantin, il figlio di Arkadina, viene anch?egli ad abitare da lei. Questi, desiderando la bella Nina, una sua vicina che sogna il teatro e la gloria, decide di scrivere drammi, allo scopo di attirarsi le sue grazie e di diventare un famoso scrittore. Ma quando prova a rappresentare una sua opera, sua madre Arkadina fa fallire la rappresentazione, riducendo il giovane al mutismo. Testimone di questo fallimento, Nina si allontana da Constantin e segue finalmente Trigorine a Mosca. Diventata attrice, conoscerà tuttavia amarezze e delusioni. Abbandonata da Trigorine, continuerà a rifiutarsi a Constantin, che finirà per suicidarsi.
Solitudine, malinconia, delusione, disperazione che conducono alla morte personaggi idealisti sconfitti: i grandi temi del teatro cecoviano sono tutti presente. E questi gabbiani, esseri liberi ma sballottati dalla burrasca della vita e che battono invano le ali prima di morire, popoleranno le altre famose pièce di Cechov, Zio Vania, Tre sorelle ed il Giardino dei ciliegi.
Combinando realismo e simbolismo, Cechov rivoluziona, con questa opera, la drammaturgia russa, ponendo al centro del dramma personaggi veri del suo tempo, alle prese con i loro ideali, colti in situazioni e vicende che scavano in profondità gli aspetti reali e quotidiani della vita della borghesia russa.
Info: 0522 458811