Francesco Tonti Campanilismi a Forlì
il 19 dicembre 2008
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Assolo teatrale di Francesco Tonti, in scena al Teatro Palazzo Dolcini di Mercato Saraceno (FC)
Testi di Achille Campanile
Campanilismi
di e con Francesco Tonti
suoni Fabio Bartoli
consulenza visiva Massimo “maCio” Tonti
luci Antonio Vanzolini
assistenza alle scene Fabrizio “Pave” Pavolucci
produzione Compagnia dei Ciarlatani
in collaborazione con Argo Navis itinerari nella provincia di Rimini
Si ride senza sosta, grazie ai personaggi teatrali sapientemente interpretati e grazie alla forza dei racconti comici di Achille Campanile. Poi, improvvisamente, il pubblico viene calato in una dimensione di intensa drammaticità: si racconta la sofferenza di un uomo semplice, capace di far riflettere sulle piccole importanti cose di tutti i giorni. Comicità e drammaticità danno spessore a uno spettacolo che ha trovato consensi ad ogni replica. L’attore interpreta i testi tra incursioni video curate da massimo “Macio” tonti e incursioni audio, curate da Fabio Bartoli. Un particolare tocco di originalità è dato dal teatrino utilizzato per rappresentare alcune “tragedie in due battute”
Dalle parole dello stesso regista e interprete Francesco Tonti: “Ci sono ragioni più o meno universali per ridere. Alcuni meccanismi comici sono strettamente legati alla collettività riunita per lo spettacolo (il pubblico), altri sono più universali perché riguardano ogni uomo, di qualsiasi epoca storica e civiltà. Alcuni si legano solidamente al periodo presente, altri risultano datati e non divertono più. Il linguaggio di Achille Campanile e la sua forma sono datati o possono ancora far ridere? Ci parla dell’uomo o di alcuni uomini? Certo è che il suo giocare sull’assurdità, sull’ambiguità delle parole, sulle assonanze e sui doppi sensi porta spesso fuori da ogni logica. E ciò lo ha reso anticipatore della moderna comicità, sottile e ricercata, una comicità che non mira alla grassa risata. Ma, allo stesso tempo, Campanile è autore capace di raccontare delicatamente, con brevi pennellate, interi universi fatti di straordinaria quotidianità. Ho provato a presentare alcuni tra i suoi testi che mi hanno maggiormente affascinato. Con qualche divagazione. Spero che l’Autore sia un uomo di spirito e mi perdoni…”