Fondo non Autosufficenti a Parma
il 23 giugno 2009
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Con un finanziamento di 311 milioni di euro per il 2007 è partito il programma triennale per l’utilizzo del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza, basato sulle linee strategiche del Piano sociale e sanitario 2007/2009 (in fase di approvazione), elaborato in collaborazione con la "Cabina di regia" regionale per il welfare (concertazione tra la Regione Emilia-Romagna e Enti Locali) e sottoposto al confronto delle parti sociali, in merito a obiettivi, priorità e gestione delle risorse.
Il programma triennale rappresenta una parte importante del processo di realizzazione del nuovo welfare locale e regionale previsto dal Piano sociale e sanitario: Regione, Enti locali, Aziende Usl, terzo settore, volontariato, organizzazioni sindacali, assumono un impegno comune per realizzare il sistema integrato di servizi in favore delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie.
Il Piano annuale di attività, elaborato dal Comitato di Distretto, in armonia con le indicazioni della Conferenza territoriale sociale e sanitaria e della Regione, e aperto al confronto e contributo delle parti sociali, del terzo settore e dell’insieme dei soggetti erogatori dei servizi, rappresenta lo strumento per la sua realizzazione locale.
Le risorse per il 2007, 311 milioni di euro, sono vincolate allo sviluppo e alla qualificazione, anche attraverso il processo di accreditamento, di una rete integrata di servizi flessibili, distribuiti in modo omogeneo nei vari territori della regione, centrati sui bisogni delle persone non autosufficienti e di chi accanto a loro vive e se ne prende cura.
Ai 311 milioni (di cui 100 derivano dalla manovra fiscale regionale) si potrà aggiungere la quota parte delle risorse previste dalla finanziaria del Governo (100 milioni a livello nazionale per il 2007, 200 per il 2008, 200 per il 2009). Il riparto tra i Distretti è in relazione alla popolazione residente con più di 75 anni e riguarda 296 milioni, i restanti 15 sono infatti momentaneamente accantonati in attesa di essere destinati ai servizi socio-riabilitativi per persone disabili, all’assegno di cura per minori in condizione di gravissima disabilità e all’ accoglienza residenziale di adulti in condizione di gravissima disabilità acquisita.
I finanziamenti assegnati dalla Regione Emilia-romagna alla provincia di Parma per il 2007 ammontano a oltre 30 milioni di euro, con un incremento di 7,43 milioni, il 32,4% in più rispetto all’anno precedente. Che si traduce in un consistente aumento di risorse per ciascun distretto: al distretto di Parma andranno 3 milioni 190 mila euro in più rispetto al 2006 (per un totale di oltre 13 milioni di euro), a Fidenza 1 milione 836 mila euro (su un totale di oltre 7 milioni), al distretto Sud Est 1 milione e 264 mila euro (totale oltre 5 milioni) e al Distretto Valli Taro e Ceno oltre 1 milione e 42 mila euro (per un totale di oltre 4 milioni).
Le risorse serviranno in primo luogo ad aumentare l’offerta provinciale di posti disponibili in Casa protetta nei Distretti ancora carenti, l’offerta di centri diurni e di assegni di cura e a potenziare tutti gli interventi a supporto della domiciliarità. Concretamente, questo investimento si tradurrà in circa 70 posti in più in Case protette, 73 posti nei Centri diurni, 12 appartamenti protetti, 30 progetti annui di assistenza individuale, 97 quote annue per l’assistenza domiciliare, ai quali aggiungere 378mila euro per gli assegni di cura per anziani, disabilità gravissime e gravi, per un ammontare di oltre 27 milioni euro.
Altri 2,8 milioni sono destinati a sviluppare e realizzare servizi innovativi in relazione agli attuali bisogni della popolazione, alle specificità e alle difficoltà territoriali sulla base delle proposte che i Comitati di distretto hanno presentato alla Conferenza Territoriale.
Rispetto al carattere innovativo delle progettualità si evidenza la sperimentazione comune ai quattro distretti, di valenza regionale, relativa agli Appartamenti Protetti; mentre a livello distrettuale si possono evidenziare obiettivi e progettazione differenti a seconda del contesto territoriale, denominatore comune rimane tuttavia lo sviluppo della rete dei servizi, in particolare di quelli destinati alla domiciliarità.
Per il Distretto di Valli Taro e Ceno prerogativa principale è il raggiungimento di un riequilibrio territoriale dei servizi al fine di rendere omogenea la rete su tutto li territorio, nel Sud-est si punta all’innovazione mirata alla sperimentazione di percorsi individualizzati la definizione di percorsi differenti ponderati sui bisogni della persona.
A Fidenza, oltre all’implementazione di supporti assistenziali domiciliari differenziati, si è mirato all’implementazione e allo sviluppo del sistema dei centri diurni attraverso nuove aperture l’avvio di laboratori sperimentali
Parma, infine, ha mirato allo sviluppo di servizi e progetti, anche di carattere sperimentale, in particolare per quanto riguarda l’intervento a favore delle famiglie che si trovano ad affrontare la problematica della demenza attraverso un sistema integrato di servizi ed interventi di carattere sociale e socio-sanitario.