Festival dell'Opera a Cagli

Cagli (Pesaro-Urbino). Grande attesa nelle Marche per la prossima edizione del Festival dell'Opera, organizzato a Cagli da Simonetta Paolucci, presidente dell'affermata Accademia del Teatro.
La fucina marchigiana che in questi ultimi anni ha dato tanti artisti di talento alle scene liriche internazionali, e raccolto i consensi dei melomani sia proponendo il repertorio nazional popolare, sia belle testimonianze della musica teatrale del '900, si presenta quest'anno con un'accoppiata vincente: Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini.

Il musicista parmense dopo aver dominato tutto l''800, con la sua forza innovatrice del teatro in musica, vide il suo testimone raccolto dal collega lucchese che, in un ulteriore slancio evolutivo, traghettò la secolare tradizione del melodramma italiano nel '900.
Un melodramma la cui storia finisce con quella dello stesso Puccini e della sua 'Turandot' andata in scena nel 1926.

Il vento della riforma verdiana, che proclama l'esigenza del realismo nella rappresentazione musicale, é testimoniato al Festival di Cagli da una nuova produzione di 'Rigoletto'. Per sottolineare l'invenzione pucciniana del 'canto di conversazione', andrà  poi in scena 'La Bohème', manifesto della giovinezza, opera quanto mai adatta ad una compagnia di giovani artisti come l'Accademia del Teatro sa raccogliere.

Tra questi due titoli in scena il 13 e 15 giugno (Rigoletto) e il 20 e 22 giugno (La Bohème), con la direzione d'orchestra di Stefano Seghedoni, che con Cagli ha firmato splendidi momenti musicali negli anni scorsi, si innesta l'evento del 18 giugno.

Per l'occasione il regista Daniele Rubboli, che firma anche la messa in scena delle due opere, ha pensato uno spettacolo itinerante per il centro storico della bella medioevale città  marchigiana, dal titoli 'Cagli al balcone'.

Protagonisti dame, cavalieri, armi ed amori del Medioevo e Rinascimento europeo.
Quella notte, con la collaborazione dell'Associazione Giochi Storici di Cagli, che sarà  'protagonista' anche in 'Rigoletto', si affacceranno dai balconi della città , e appariranno in alcune logge, mitiche eroine come Lucia di Lammermoor e Lucrezia Borgia, Donna Anna e Isabeau, accanto alla meno celebrata Alba contessa dell'Oca Bianca, scaturita dall'operetta medioevale di Ruggero Leoncavallo 'Malbruk'.

Questa galleria femminile riceverà  l'omaggio musicale che ancor oggi garantisce loro la fama, a firma dei grandi compositori italiani. Le voci sono quelle degli artisti dell'Accademia del Teatro accompagnati al pianoforte da Debora Mori e Stefano Seghedoni.

Il Cartellone operistico si avvale della collaborazione dell'Orchestra Sinfonica Rossini e del Coro del Teatro della Fortuna di Fano diretto da Carlo Morganti.