Festival Acqua di Terra - Terra di luna
dal 02 al 29 luglio 2011
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Dal 2001 il Festival Acqua di terra / Terra di luna ha ospitato 105 spettacoli di cui 20 produzioni originali che hanno portato nel nostro territorio, in luoghi inconsueti e bellissimi, un modo diverso di guardare alla storia e alla società: quello del teatro di ricerca. Lo studio e la sperimentazione di linguaggi innovativi, la libertà, la forza espressiva e la matrice sostanzialmente popolare del teatro di ricerca toccano il cuore della gente, ne sollecitano il pensiero, la riflessione e propongono una via poetica per l’interpretazione del passato e la visione del futuro.
Prendendo spunto dal centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia parleremo di unità in senso lato, aperto, solidale, per riportarci al centro di un sistema di relazioni sociali e civili con obiettivi comuni da tessere e approfondire in un clima di collaborazione progettuale, impegno e lealtà. I laboratori del Festival, quello teatrale che si svolge a Imola e quello musicale di Borgo Tossignano, stanno costruendo la drammaturgia dei loro spettacoli proprio in questa direzione.
Marco Manchisi, attore napoletano esperto nell’uso della maschera, allievo di Antonio Neiwiller e di Leo de Berardinis, dirige il laboratorio teatrale di quest’anno; Roberto Bartoli, musicista e compositore raffinato e sensibile, ha intrapreso con i giovani della Vallata del Santerno - divenuti ormai una presenza costante del nostro Festival - un percorso di ricerca sul senso dell’unità come empatia tra gli uomini e la natura. Gli spettacoli ospiti, scelti per le tematiche legate all’Unità d’Italia, ci offrono quattro modi di raccontare, senza retorica né trionfalismi, un periodo storico fondamentale per la nostra identità nazionale. Dall’ironia disillusa ed esilarante di Daniele Timpano e Marco Andreoli e le loro amnesiA vivacE e Circo Bordeaux, tra le formazioni più interessanti delle ultime generazioni teatrali, alle celeberrime pagine del libro “Cuore”, rilette con emozione e sorprendente attualità da Alberto Grilli e dagli attori storici del Teatro Due Mondi; dalla vita di Anita Garibaldi, riscoperta e ricostruita con affetto e passione nello spettacolo multimediale di T.I.L.T. e Minimalimmoralia, alla tormentata, emblematica esistenza di Eleonora de Fonseca Pimentel, anticipatrice dell’idea di nazione unitaria rivissuta dall’attrice Nunzia Antonino e dalle Faraualla, straordinario gruppo polifonico vocale tutto femminile.
Salutiamo con un benvenuto il Comune di Medicina, che in questa edizione è entrato a far parte del circuito dei territori “invasi” dai nostri spettacoli, e salutiamo con un arrivederci i tre Comuni della Vallata che quest’anno non hanno potuto, per varie ragioni, aderire al Festival. Ringraziamo la Regione Emilia Romagna, la Provincia di Bologna, gli Assessorati alla Cultura di Imola, Borgo Tossignano e Medicina, il Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola, la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola e gli sponsor che ci consentono, col loro contributo, di proseguire questa avventura che avvicina giovani e meno giovani del territorio imolese alla cultura, alla musica, al teatro.