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Ferragosto ’68: Galeotto Fu Il Garbino Giorgio Mambelli

il 03 agosto 2009

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Cervia Ravenna Altro

Descrizione dell'Evento

Ferragosto ’68 Cervia. agosto 1968. Nel clima festoso e scanzonato della riviera romagnola, amicizie e amori si susseguono come canzoni che escono da un imprevedibile jukebox

GIORGIO MAMBELLI Ferragosto ’68: galeotto fu il garbino – ed. Tempo al Libro

Lunedì 03 Agosto 2009 ore 18.00 Bagno Mercuriali n. 204 – Lungomare G. Deledda – Cervia

IL LIBRO

Cervia. agosto 1968. Nel clima festoso e scanzonato della riviera romagnola, amicizie e amori si susseguono come canzoni che escono da un imprevedibile jukebox. Gianni, Stella, Renzo, Gustavo e Anna sono ragazzi allegri, semplici e solari, che sull’onda dei motivi più gettonati del momento si tuffano nelle loro vacanze in riva al mare. E il garbino, il vento caldo e secco che soffia sulla spiaggia, osserva divertito le storie e i personaggi di un’estate galeotta.
«Questo romanzo – scrive lo storico e giornalista ravennate Franco Gàbici nella prefazione – è la fotografia di un’epoca attraverso le vicende di protagonisti che ancora credevano di poter cercare ingenuamente un po’ d’Africa in giardino o che si illudevano di scrivere t’amo sulla sabbia incuranti del mare che avrebbe cancellato tutto. (...) E a lettura ultimata mi vengono alla mente i versi di Franco Califano musicati da Umberto Bindi: Ecco, la musica è finita, gli amici se ne vanno... Se ne vanno coi loro sogni e le loro storie, chiusi nelle valigie insieme all’odore dei pini e al sapore del sale. Ma la lettura non sarà inutile. Resta, infatti, il ricordo del miglior tempo della nostra vita che rivive in queste pagine fresche, pencolanti fra il piacere della memoria e il gusto un po’ amaro delle cose perdute».
Il garbino, noto ai romagnoli come curéna e annoverato nella rosa dei venti col mome di libeccio, è forte, caldo e secco; soffia sulle coste adriatiche in particolare durante le ore pomeridiane. Molto fastidioso per chi vuole trascorrere una giornata di relax sotto l’ombrellone, in questo romanzo assume invece il ruolo di Cupido, propiziando il romantico incontro di due dei protagonisti: per ripararsi dalle sue folate impetuose scopriranno, cullati dalle onde, la dolcezza dell’amore.

L' AUTORE

Giorgio Mambelli, è nato a Forli’, dove vive tuttora. La sua naturale predisposizione a scivere e a fantasticare si manifesta già in seconda media, quando un suo elaborato sull’uomo alla conquista dello spazio gli vale una borsa di studio ministeriale. Seguendo la sua passione per lo sport, nei primi anni Settanta si avvicina all’attività giornalistica, descrivendo le imprese del calcio e del basket locale sulle pagine del settimanale “Il Forlivese” e del quotidiano “L’Unità”. Su invito di Roberto Zoli, capo della redazione forlivese de “Il Resto del Carlino”, inizia poi una lunga collaborazione con il quotidiano bolognese, che si protrae fino al 2000. In questo periodo collabora anche con la rivista specializzata “Superbasket” e con l’emittente “TeleLombardia”. Dal 1995 è responsabile dell’ufficio stampa e pubbliche relazioni della Provincia di Forli’-Cesena e nel gennaio 2008 ha pubblicato il suo primo romanzo, Il sole dell’avvenire (Il Ponte Vecchio).

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