Mostra di Felice Casorati a Ravenna
dal 31 marzo al 14 luglio 2007
vedi sulla mappaRavenna Altro
Dal 01/04/2007 al 15/07/2007
Felice Casorati - dipingere il silenzio
mostra antologica
La mostra intende documentare, attraverso una selezione di circa 100 opere, la lunga carriera dell'artista piemontese, dagli esordi secessionisti di inizio '900 alle composizioni neoquattrocentiste, dal 'realismo magico' alle enigmatiche nature morte degli anni cinquanta.
Nel suo percorso artistico Casorati ha saputo tradurre in modo esemplare quasi tutte le più significative istanze della prima metà del secolo, attraversando le varie fasi poetiche in chiave secessionista, metafisica, novecentista e classicista, e interpretando i movimenti alla luce di una rigorosa attenzione alla struttura compositiva, alla misura e all'armonia dei valori plastici e cromatici.
Gli esordi vicini all'esperienza simbolista sono riconoscibili nel Ritratto di Signora (Ritratto della sorella Elvira), esposto alla Biennale di Venezia del 1907 considerato il suo primo quadro, oppure in La preghiera (1914), in cui emerge lo studio della sofisticata pittura di Klimt.
Alla fine della guerra (1915-18), periodo nel quale il lavoro artistico viene bruscamente interrotto per quattro anni, si trasferisce a Torino (1918) diventando un figura chiave del panorama artistico culturale della capoluogo piemontese. Nelle opere della maturità come nel ritratto di Silvana Cenni (1922) e in Meriggio (1923) il dettaglio decorativo viene sostituito da un preciso disegno e da un rigore formale ispirato alla pittura quattrocentesca, in particolare a Piero della Francesca.
Casorati dipinge in modo semplice, severo, in uno spazio prospettico sottolineato da un assoluto equilibro cromatico.
L'artista novarese, oltre ai ritratti femminili dai lineamenti affilati ed eleganti, colti in interni misteriosi in cui domina un dimensione di eternità come in Concerto (1924) e in Conversazione Platonica (1925), si dedica alle nature morte: scodelle, frutta, uova, semplici cose quotidiane diventano oggettivazione dei sentimenti umani. A partire dal 1928 la malinconica freddezza lascia spazio ad un disegno più fluido e ad una ricerca cromatica più intensa, dando ai dipinti nuove implicazioni emozionali evidenti in opere come Vocazione (1939).
La mostra sarà documentata da un catalogo edito da Electa Mondadori, a cura di Claudio Spadoni e Nicola Spinosa, con un ricco apparato iconografico, contributi critici di Anna Maria Chiara Donini, Claudia Gian Ferrari, Maria Mimita Lamberti, Michela Scolaro, Claudio Spadoni e una testimonianza di Francesco Casorati.
Mar - Ufficio relazioni esterne e promozione
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Orari: martedì ? domenica 9.00 ? 19.00, venerdì 9.00 ?21.00, lunedì: chiuso
Ingresso :intero ¤ 6, ridotto ¤ 5, studenti ¤ 3, cumulativo con mostra ?Domenico Baccarini. Una meteora del primo '900? ¤ 9
Riduzioni: Convenzioni (Touring, FAI, Art'è, FIAF, CTS, ISIC, Confindustria Ferrara-Ravenna, Selecard), studenti universitari, militari, volontari civili, oltre 65 anni
Gratuito: Disabili e accompagnatori, invalidi, bambini fino alle scuole medie, giornalisti e guide muniti di tesserino, insegnanti che accompagnano scolaresche, oltre 80 anni
Indirizzo: Via Di Roma - RA - Località Ravenna
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