Michele Collina recita Eschilo al Teatro Comunale A. Testoni
il 22 maggio 2011
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Domenica 22 maggio, alle ore 21.00, presso il Teatro Comunale A. Testoni (Piazza del Popolo 1 – Casalecchio di Reno), lo spettacolo di Michele Collina con il laboratorio teatrale del Liceo L. Da Vinci, per parlare di diritto di asilo e coraggio delle donne.
Un ambizioso tentativo di completare la trilogia incompiuta di Eschilo di cui si è conservata solo la tragedia Le supplici, attingendo agli stimoli della contemporaneità per sviluppare temi come il diritto di asilo per chi fugge dalla propria patria, la ragion di stato in conflitto con le ragioni di umanità, il ruolo complesso e coraggioso delle donne. Dopo l'annullamento per sciopero generale della prima assoluta casalecchiese, e dopo le prime rappresentazioni tra Emilia-Romagna e Sicilia, va in scena domenica 22 maggio alle 21.00, presso il Teatro Comunale A. Testoni, Supplici. La morte l’amore l’acqua la vita, il nuovo progetto teatrale del laboratorio di drammaturgia antica del Liceo L. Da Vinci di Casalecchio di Reno, patrocinato da Casalecchio delle Culture e Comune di Zola Predosa e diretto da Michele Collina.
Supplici, sullo sfondo della scenografia di Esteban Ayala Hidalgo, fonde in un atto unico il testo eschileo a un coro da Derek Walcott (Nobel per la Letteratura 1992 e simbolo dell’incrocio tra culture ed etnie realizzatosi nei Caraibi), alle parole di Roberto Calasso, al pensiero di Robert Graves, Karoly Kereny e Giulio Guidorizzi e alla “eterna presenza di Samuel Beckett”. La sofferta scelta di Pelasgo, re di Argo, di affrontare la guerra con l’Egitto per difendere l’accoglienza alle cinquanta Danaidi in fuga non impedisce il loro matrimonio forzato con i figli di Egitto; ma il prosieguo del mito narra l’eccidio che le donne compiono dei loro mariti, con l’apparente debolezza e ambiguità delle figure femminili che si trasforma in una forza onnipotente, capace di domare gli uomini e sovvertire l’ordine costituito da loro. Lo spettacolo, nella sua combinazione di dramma antico ed esperienze del teatro e del pensiero contemporanei, si colloca nella scia di I Persiani di tutte le guerre, che ha inaugurato il 25 aprile 2010 a Casalecchio un lungo viaggio molto apprezzato da pubblico e critica (tornando nell'inusuale e suggestiva cornice del Pra’ Znein, accanto al fiume Reno, l’11 settembre scorso), e si rivela di stretta e drammatica attualità in un momento di difficili viaggi di esilio attraverso il Mediterraneo: “è al coraggio di madri e mogli, amanti e amiche, e – in questi giorni – di giovani studentesse, Antigoni di Tripoli, Il Cairo, Tunisi, che questo lavoro è, prima che a tutti gli altri, dedicato”.
Michele Collina, nato a Bologna nel 1972, oltre a insegnare nelle scuole superiori bolognesi, dal 2005 è autore e regista teatrale, ruolo in cui ha realizzato Medea – un travestimento (2007), Le baccanti della montagna (2008) e I Persiani di tutte le guerre (2010), fondendo testi classici e novecenteschi (da Beckett a Pirandello), nonché i monologhi Lamiere – monologo per donna che si libera e Il sogno del pagliaccio addormentato. È referente per Bologna e provincia della Fondazione INDA – Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa, e ha coinvolto in questi anni numerosi studenti, ma anche professionisti e “profani”, nel "fare teatro" del progetto laboratorio teatro (in)stabile.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
In collaborazione con INDA - Istituto Nazionale del Dramma Antico e Ca' la Ghironda - Modern Art Museum