Sik Sik l' Artefice Magico i dramoletti dei eduardo de filippo
dal 23 al 28 ottobre 2007
vedi sulla mappaancona teatro delle muse Altro
dal 23 al 28 ottobre 2007
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Due atti unici:
Sik-Sik, L'artefice magico di Eduardo De Filippo e Klaus Peymann compra un paio di pantaloni e viene a mangiare con me dalla Trilogia Peymann dai Dramoletti di Thomas Bernhard.
Sik-Sik, L'artefice magico è stato il primo grande successo comico di Eduardo De Filippo. L'autore lo data 1929. L'atto unico ebbe sui palcoscenici una vita lunga e fortunata e fu proprio nei panni di Sik-Sik, il personaggio che gli diede il primo grande successo, che all'età di ottant'anni, Eduardo
si ritirò dalle scene. Sik-Sik (dal napoletano Sicco Sicco, secco secco, magro) si esibisce
come illusionista in teatri di terz'ordine con la moglie Giorgetta
, visibilmente incinta. Una sera il compare Nicola, che confuso tra gli spettatori,
assicura il buon esito dei suoi numeri, manca all'appuntamento e il mago è costretto a sostituirlo con Rafele, il primo capitato. All'ultimo minuto
si presenta Nicola. Le due "spalle" litigano tra loro e perdono, all'insaputa di Sik-Sik, il lucchetto truccato, per il numero della sparizione di Giorgetta, e la colomba bianca. I giochi falliscono miseramente: Giorgetta, prigioniera nel baule, è liberata dal marito a colpi di martello ed un pollastro nero appare, sotto il cappello di Rafele, al posto della colomba. Cala il sipario.
"Secondo atto unico portato in scena da Cecchi è: "Klaus Peymann compra un paio di pantaloni e viene a mangiare con me" , dalla trilogia Peymann dei Dramoletti di Thomas Bernhard (I Dramoletti sono stati raccolti in un volume in Germania sotto il titolo "Il pranzo tedesco", sono degli atti unici, brevi farse, piccoli sketch), nella quale il teatro, in questo caso il Burghteater con il suo direttore teatrale Claus Peymann, il suo condirettore Hermann Beil, gli attori tutti e naturalmente l'immancabile Vienna, diventato oggetto di analisi e ossessivo sminuzzamento da parte di questo artista del disprezzo".
Cecchi, che e' stato tra i primi a portare Bernhard sui palcoscenici italiani (1990), ha evidenziato nei suoi spettacoli le corde ironiche e persino comiche dello scrittore austriaco, offrendoci una versione personalissima dei drammi bernhardiani , dai toni a volte piu' mediterranei che nordici. - Mi sembra ? dichiara Cecchi - che la teatralita' di Bernhard sia immediata, una sorta di canovaccio da commedia dell'arte dove non esiste nessuna peripezia, ma solo il repertorio di battute dell'autore. Non c'e' nessuna pretesa di restituire chissa' quale verita'. C'e' invece una radice molto teatrale, e di un teatro comico
Foto di Italiangerry, _aragon, Giuseppe Scognamiglio