I marchigiani di Edible Woman in concerto
dal 10 al 12 agosto 2011
vedi sulla mappaAncona e Fano Altro
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Edible Woman : Con queste nuove direttrici e con un furore che solo la provincia può infondere, gli Edible Woman si lanciano in una lunga serie di concerti, che contribuiscono alla definizione dello stile del gruppo la cui evoluzione viene congelata nel loro album d’esordio Spare me /CALF, uscito nel 2004 per Psychotica Records. Questo album fonde un approccio “math” monolitico con melodie cristalline e il risultato è uno strano incrocio tra Jesus Lizard, Shellac e Neil Young. La band ottiene ottime recensioni e parte in tour in Italia ed in Europa, condividendo il palco con band come El Guapo, Karate, The Thermals.
Tre anni più tardi, da una costante ricerca creativa e dall’introduzione dei sintetizzatori nella scrittura dei nuovi brani, non a sostituire la chitarra (che nel frattempo “scompare” dalla line up della band), ma alla ricerca di una nuova e più personale poetica musicale, arriva The Scum Album, uscito sempre per Psychotica Records. Questo lavoro suona come un bizzarro e maturo amalgama di hardcore e tecnologia che si concretizza in un suono ancora fortemente abrasivo, ma mitigato da un approccio quasi pop al songwriting tanto da convincere il “druido” Julian Cope a distribuire il disco sul proprio sito.
Dopo numerosi concerti in Italia e all’estero all’inizio del 2009 gli Edible Woman si chiudono di nuovo in studio per dare vita al loro disco ad oggi più ambizioso: Everywhere at Once. Il disco uscito a marzo 2010 per l’etichetta Sleeping Star è stato preceduto da un 7” in vinile firmato Smartz Record contente il brano The Beat Goes On ed è stato presentato live con un tour curato da DNA concerti che ha portato la band a dividere il palco con band della caratura di The Jesus Lizard e Placebo.
Everywhere At Once mischia la schizofrenica versatilità tecnica della band con un’attenzione ancora maggiore alle regole della scrittura pop, spaziando dal groove elettronico alla cavalcata psichedelica, dal pop più delicato al furore hardcore degli esordi. L’album è stato registrato da Mattia Coletti (Sedia, Polvere) e Lorenzo Stecconi (Lento) e ha segnato come un altro passo, il più lungo e coraggioso, nella ridefinizione e reinvenzione del suono di una delle band più promettenti e originali del panorama italiano.