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Diceria Dell’untore al Teatro Astra di Bellaria Igea Marina

il 21 febbraio 2012

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Bellaria Igea Marina Via P. Guidi, 77/e  -  Bellaria Igea Marina

Info: 339.4355515

Descrizione dell'Evento

Diceria Dell’untore al Teatro Astra di Bellaria Igea Marina : Io avevo compiuto un viaggio, un viaggio importante, ma ora era difficile capire se fra gli angeli o sottoterra; e se ne riportavo un bottino di fuoco o solo un poco di cenere sotto grigi bendaggi di mummia.

spettacolo

Luigi Lo Cascio, Vincenzo Pirrotta
Diceria Dell’untore

Regia: Vincenzo Pirrotta
Con: Luigi Lo Cascio, Vincenzo Pirrotta, Vitalba Andrea, Giovanni Argante, Lucia Cammalleri, Andrea Gambadoro, Nancy Lombardo, Luca Mauceri, Plinio Milazzo, Marcello Montalto, Salvatore Ragusa, Alessandro Romano
Musiche: Luca Mauceri, eseguite dal vivo da Mario Gatto, Salvatore Lupo, Michele Marsella, Giovanni Parrinello 
Io avevo compiuto un viaggio, un viaggio importante, 
ma ora era difficile capire se fra gli angeli o sottoterra;
e se ne riportavo un bottino di fuoco o 
solo un poco di cenere sotto grigi bendaggi di mummia.
Nel 1981, a sessantuno anni, Gesualdo Bufalino pubblica la sua opera prima “Diceria dell'untore”, con cui si aggiudica il Premio Campiello. Il romanzo a lungo meditato nasce da una vicenda autobiografica. In un’intervista all’amico Leonardo Sciascia, Bufalino confida: «L’ho pensato e abbozzato verso il 1950, l’ho scritto nel 1971. Da allora in poi una revisione ininterrotta: fino alle bozze di stampa. Mi è venuto dall’esperienza di malato in un sanatorio palermitano negli anni del dopoguerra, quando la tubercolosi uccideva e segnava ancora come nell’Ottocento. Il sentimento della morte, la svalutazione della vita e della storia, la guarigione sentita come colpa e diserzione, il sanatorio come luogo di salvaguardia e d’incantesimo. E poi la dimensione religiosa della vita, il riconoscersi invincibilmente cristiano. M’importava esorcizzare quell’esperienza; ma soprattutto mi urgeva coagulare eventi e persone intorno a un centro di parole che avevo dentro».
“Diceria dell'untore” è una meditazione sul mistero della vita, dell’amore e della morte. 
È l’estate del 1946, un giovane reduce colpito dalla tbc approda in un sanatorio, la Rocca sulle alture di Palermo, diretto da una figura inquietante, il Gran Magro, anziano primario nobile e alcolizzato. Si innamora della diafana Marta, sua coetanea che vive nel sanatorio, irrimediabilmente segnata dal male e dalla violenza della guerra. Nasce un amore senza futuro. E mentre la tubercolosi falcia via tutti i suoi compagni, la ritrovata salute è vissuta dal protagonista con un senso di colpa, come una diserzione dal “noviziato della morte” intrapreso insieme a coloro che non ce l’hanno fatta: un involontario tradimento, che richiede il riscatto del racconto, la testimonianza della “diceria”.
Il protagonista del romanzo, “colui che dice io” nell’adattamento teatrale - mirabilmente interpretato da Luigi Lo Cascio - ha vissuto la morte degli altri, ne porta con sé il mistero e la magra fortuna di doverlo raccontare: ogni personaggio messo in scena da Pirrotta, siciliano come Lo Cascio, è un personaggio unico, come lo è “chiunque sta per morire” scrive Bufalino. 

LUIGI LO CASCIO
Diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, nel 2000 vince il David di Donatello come migliore attore protagonista nel film che rappresenta il suo esordio cinematografico, “I cento passi” di Marco Tullio Giordana che lo dirige in seguito anche in “La meglio gioventù”, ruolo che gli vale il Nastro d’argento. Nel 2001 vince la Coppa Volpi come miglior attore al Festival del Cinema di Venezia per “Luce dei miei occhi” di Giuseppe Piccioni. Recita in “Il più bel giorno della mia vita” di Comencini, “Buongiorno, notte” di Bellocchio, “La vita che vorrei” di Piccioni e “La bestia nel cuore” di Comencini. Nel 2005 dirige ed interpreta “Nella tana”, un monologo tratto dall’ultimo racconto di Franz Kafka, “La Tana”, di cui cura anche la riscrittura e l’adattamento: per lo spettacolo vince il Premio UBU, quale migliore attore. Nel 2006 lavora con Luca Ronconi nello spettacolo “Il silenzio dei comunisti”, vincendo nuovamente il Premio UBU, sempre come migliore attore protagonista.
Ingresso: Intero € 15,00 | Ridotto € 12,00 (under 25, over 65, Soci BCC Romagna Est e per i Soci Estroclub)

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