Dentro Ai Giorni Rimini
dal 18 aprile al 05 maggio 2009
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Per la prima volta la Casa Circondariale di Rimini ha autorizzato una documentazione fotografica, da esporre in pubblico, sulle attività quotidiane dell’Istituto. I luoghi di detenzione, il ruolo della Polizia Penitenziaria e degli operatori; le strutture sanitarie, i percorsi formativi ed educativi, gli spazi di socializzazione e di incontro con i famigliari; la chiesa, la sezione attenuata Andromeda, i momenti di lavoro, la sezione per detenuti di differente identità sessuale.
In parallelo, immagini dal valore storico ed umano, realizzate nell’ex carcere “Le Nuove” di Torino, ora museo. Luoghi e sentimenti lontani dagli attuali; la segregazione, il ricordo doloroso della pena capitale, la memoria di agenti morti in servizio, il non rispetto della persona anche quando i reati sono frutto di condizioni molto diverse tra loro.
Ho elaborato questo progetto da solo, trovando poi fiducia e collaborazione negli enti che lo hanno condiviso. DENTRO AI GIORNI affronta senza censure la realtà del carcere, spesso conosciuta o filtrata grazie al cinema, alla televisione e ad alcuni giornali.
Il tema è molto difficile e non si conclude con una mostra. Ma credo che le 70 fotografie del passato e del presente possano contribuire a far comprendere meglio una realtà molto vicina a tutti noi, che si è evoluta nel ruolo educativo e trattamentale, fermo restando le regole e le leggi di ogni vita comunitaria.
Roberto Sardo
Roberto Sardo è fotografo professionista e docente di Fotografia con progetti per enti pubblici e privati a livelli specifici. Ha presentato numerose personali in Italia ed all’estero ( le ultime a Tbilisi / Georgia e Berlino ), e pubblicato su Panorama, L’Espresso, Max…
Nel 2002 è stato riconosciuto maestro di Fotografia.
Lavora da otto anni con i detenuti della Casa Circondariale di Rimini come operatore del progetto educativo - formativo “IN / OUT”, nel quale dirige Laboratori di Fotografia e tecniche Video, partecipando anche alle attività di volontariato.
Nel 2004 ha contribuito all’iniziativa “Padri dentro, figli fuori”, dedicata agli affetti famigliari compromessi dalla detenzione, ottenendo di lavorare con un bambino di 8 anni e i detenuti partecipanti al Laboratorio di Fotografia. Un’esperienza unica in Italia, presentata alla città di Rimini con una mostra.