DeLord Feat Sarco Visual Piano Live alla Cantina Del Moro
il 28 gennaio 2010
vedi sulla mappaModena Altro
il 28 gennaio 2010
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Vogliamo distinguerci e portare al pubblico uno spettacolo stimolante, nuovo, che porti una sensazione di rinascita, di cambiamento e catturi le persone mettendole sullo stesso livello dell’artista senza avere la pretesa alcuna di creare un divario tra lo spettatore e la performance; durante le nostre performance lo spettacolo si trasforma a 360° e accoglie sia i performer sia il pubblico per rendere unica e collettiva l'esperienza percettivo - musicale."
L’idea nasce dall’incontro tra i due artisti, DeLord e Sarco, nell’estate del 2008. L’uno musicista e l’altro cultore della video-arte e pittura. Da quell’incontro nascerà la necessità di voler unire le forze per creare un concetto nuovo di interpretare l’arte contemporanea. Difatti Sarco costruisce sulle musiche di DeLord filmati video interamente inediti che interagiscono e catturano il pubblico. Da qui il concetto che bisogna guardare oltre il concerto per rendere unica l’esperienza del pubblico e la creazione di uno spettacolo che unisce musica per pianoforte, video-proiezioni, installazioni interattive, voci narranti e improvvisazione musicale.
.VISUAL PIANO.
DELORD alias Christian Carlino.
Ho basato le musiche e le poesie su un percorso di rinascita interiore verso la consapevolezza di dover crescere e maturare in fretta, inaspettatamente; è come un pugno stretto allo stomaco, un muro che crolla, crollano le certezze e non è facile riprendersi. E’ un viaggio introspettivo alla ricerca di noi stessi, dei nostri errori, delle nostre certezze, speranze…le mie note cercano una direzione da prendere per crescere e tornare consapevoli della razionalità e potersi ricostruire un futuro. In particolare ho voluto raccontare una storia, dove ognuno si può ritrovare e capire.
SARCO alias Marco Benisi.
Ho improntato la performance visiva sulla tematica del nascosto,ovvero sulla possibilità che ogni cosa, sensazione o emozione, nasconda dietro di sè una sorta di secondo volto, un'altra dimensione sconosciuta a noi che osserviamo, protetta da una sorta di pellicola trasparente. Ho cercato di immaginare cosa sarebbe successo se fossi riuscito a rompere questa pellicola, cosa avrei visto al di là di essa e come sarebbe stato rompere la mia pellicola. È come se avessi voluto aprire la porta dell’anima delle mie tele lasciando che tutti possano vedere il suo interno mettendo a nudo le sensazioni, i pensieri che la mia mente libera.