Concerto Deep a Forlì
dal 22 al 25 luglio 2010
vedi sulla mappaReggio Emilia Forlì Altro
Il grande rock fa ritorno a Reggio. Sono trascorsi tanti anni dal momento clou vissuto a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, quando i gruppi rock maggiormente in voga, passavano da via Guasco. Erano i tempi dei Genesis e dei King Crimson e più avanti dei Police. Poi qualche anno fa alla festa dell’Unità, ci fu l’oceanico concerto degli U2 all’aeroporto e più tardi quello di Ligabue. Adesso è la volta di un’altra band storica, una di quelle che che ha fatto la storia del rock.
Si tratta dei celebri Deep Purple. Quella di Made in Japan, che ha scritto brani storici quali Child in time, Highway star, Smoke on the water. Con qualche ruga in più e qualche capello bianco che segna il passaggio
del tempo, Gillan e soci sono tornati a suonare. Sanno ancora regalare emozioni e possono produrre buon rock. Lo fanno in una tournée che li vede coinvolti nel nostro Paese e tra le città protagoniste, figura anche Reggio.
Teatro dello spettacolo non sarà più il vecchio e logoro PalaBigi come avveniva nei magici anni’70 ma all’aperto allo stadio Mirabello. Le origini I Deep Purple sono nati nel ‘68 e per anni hanno fatto parte dei gruppi più importanti ed influenti della musica rock. Dopo varie formazioni, la band che dà nome al gruppo si formò in quell’anno. Nell'ottobre del 1968 il gruppo ebbe un buon successo negli Stati Uniti con il singolo Hush. Seguirono
gli albums The Book of Taliesyn (1968) e Deep Purple (1969); quest'ultimo comprendeva alcuni brani incisi con un'orchestra sinfonica. A questo periodo appartengono anche cover e brani memorabili come Hey Joe,
Mandrake Root, Help e Chasing Shadows. Dopo questi primi tre albums e un lungo tour negli Stati Uniti, l'arrivo di Ian Gillan alla voce (in sostituzione di Evans) e di Roger Glover al basso (al posto di Simper) diede luogo alla "formazione classica" dei Deep Purple.
Con Ian Gillan, la band cambiò direzione approdando ad una forma di hard rock molto "pesante". Ad innescare il cambiamento, è stato l'avvento sulla scena musicale di fine anni '60 della formazione britannica dei Led Zeppelin. L'ascolto dei primi due dischi pubblicati dai colleghi rappresentò per Lord e compagni una sorta di illuminazione. Deep Purple in Rock uscito nel 1970, ebbe un grande successo e il gruppo dovette affrontare vari tour mondiali.
Deep Purple in Rock è da sempre considerato il capolavoro della band, nonché una pietra miliare dell'heavy metal e del rock in generale. L'album che li consacrò fu Machine Head del 1972. Gran parte della popolarità del disco è dovuta a Smoke on the Water, uno dei più noti della loro carriera che parla di un incendio al Casino di Montreux che distrusse l'intera strumentazione di Frank Zappa e dei The Mothers of Invention. Quest'album fu registrato nel camion- studio dei Rolling Stones ed all'interno di un albergo di Montreux con lo scopo di ottenere un nuovo sound.
A seguito della tournée in Giappone, uscì il live Made in Japan, pietra miliare della storia del rock. Poi un lento declino che ha portato i Deep Purple a cambiare vari componenti ma senza mai riuscire a trovare lo smalto dei giorni migliori. (Il Domani di Bologna del 21/07/2010)
21.07.2010 DEEP PURPLE - Gallarate (VA)
22.07.2010 DEEP PURPLE - Reggio Emilia
23.07.2010 DEEP PURPLE - Arezzo
25.07.2010 DEEP PURPLE - Sogliano al Rubicone (FC)
26.07.2010 DEEP PURPLE - Pescara;
27.07.2010 DEEP PURPLE - Ostuni
29.07.2010 DEEP PURPLE - Taormina
30.07.2010 DEEP PURPLE - Campo Felice (PA)
Rod Evans (voce), Nick Simper (basso), Jon Lord (tastiere), Ritchie Blackmore (chitarra) e Ian Paice (batteria), la cosiddetta "Mark 1 line-up", nel 1968 debuttarono con "Shades of Deep Purple". Un discreto successo arrivò coi successivi singoli, le cover: "Hush" di Joe South e "Kentucky woman" di Neil Diamond. Nel 1969 uscirono "Book Of Taliesyn" e "Deep Purple". Il fallimento della casa discografica americana fu decisivo per alcuni ripensamenti nel gruppo, e Simper e Evans furono sostituiti da due membri degli Episode 6, Ian Gillan e Roger Glover. La band tentò dapprima la strada "progressiva" cara a Lord con "Concerto for Group and Orchestra", ma Glover e Blackmore spingevano per inseguire i Led Zeppelin nella corsa all'enfatizzazione "hard-rock" dei giri di blues, e con questo spirito fu realizzato "Deep Purple In Rock", le cui "Speed King" e "Child in time" conquistarono il pubblico, così come i successivi singoli "Black Night" e "Strange Kind Of Woman".
Nel 1971 "Fireball" consolidò la loro reputazione hard, e nel 1972, il superclassico del rock "Smoke on the water" proiettò l'album "Machine Head" e i Deep Purple ai vertici delle classifiche. Con buona scelta di tempo, lo stesso anno uscì "Made in Japan", celeberrimo doppio dal vivo che fece venir voglia a tutta una generazione di vederli suonare in concerti in cui, oltre al fracasso da Guinness dei Primati (vi furono orgogliosamente iscritti), i cinque giocavano con la musica e gli strumenti. Proprio i tour tuttavia affaticarono la band: il deludente "Who Do We Think We Are" (1973) indusse Ian Gillan a lasciare il gruppo per intraprendere la carriera solista. Fu rimpiazzato da David Coverdale. Nel 1974 se ne andò Glover, sostituito da Glenn Hughes. La line-up di "Burn" e "Stormbringer" (1974) non durò molto: Blackmore litigò con Coverdale e lasciò il gruppo per dar vita ai Rainbow. Lord e Paice chiamarono un nuovo chitarrista, Tommy Bolin, che morì di overdose nel 1976.
Nello stesso anno, i Deep Purple collassarono. Glover si unì ai Rainbow, e Coverdale e Paice formarono i Whitesnake. Ian Gillan, dopo una collaborazione coi Black Sabbath, formò la propria band. Con l'esaurirsi delle fortune (notevoli nel caso dei Whitesnake) di tali progetti, nel 1984 la "Mark 2 line-up" tornò clamorosamente insieme per "Perfect Strangers", che ebbe ottimi riscontri di critica e pubblico. Nel 1987 viceversa Gillan si dichiarò poco convinto di "The House of Blue Light" e fu prontamente fatto accomodare, sostituito da Joe Lynn-Turner. Il gruppo somigliava terribilmente ai Rainbow, e le scarse vendite di "Slaves & Masters" del 1990 indussero a riprovare con Gillan, nonostante le frizioni con Blackmore.
A levare le tende stavolta fu quest'ultimo, durante il tour del 25ennale di "The Battle Rages On" (1993), registrato in "Come Hell or High Water" (a concludere la tournèe fu chiamato Joe Satriani). Nel 1996, con Steve Morse, già nei Kansas, come chitarrista, uscì "Purpendicular". Nel 1998 la stessa formazione propone "Abandon", mentre il 25 e 26 Settembre 1999, i Purple con alla chitarra un giovane Steve Morse, ritornano alla Royal Albert Hall di Londra per incidere nuovamente con l'orchestra sinfonica quel capolavoro uscito circa trent'anni fa. DISCOGRAFIA ESSENZIALE BOOK OF TALYESIN (1969, EMI) CONCERTO FOR GROUP AND ORCHESTRA (1970, EMI) IN ROCK (1970, EMI) FIREBALL (1971, EMI) MACHINE HEAD (1972, POLYDOR) MADE IN JAPAN (1973, POLYDOR) BURN (1974, POLYDOR) PERFECT STRANGERS (1984, POLYDOR) THE HOUSE OF BLUE LIGHT (1987, POLYDOR) SLAVES AND MASTERS (1990, BMG) THE BATTLE RAGES ON (1993, BMG) COME HELL OR HIGH WATER (1994, LIVE, BMG) LIVE AT THE OLYMPIA (1997, LIVE, BMG) ABANDON (1998, BMG) IN CONCERT WITH THE LONDON SYMPHONY ORCHESTRA (1999, EDEL)