David Sylvian a Bologna
il 05 marzo 2012
vedi sulla mappaBologna Via Saragozza, 234 - Bologna
Info: 051 6430411
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David Sylvian con i suoi Japan e in seguito artista dalla poetica complessa e affascinante e dotato di una voce fra le più belle e musicali mai ascoltate, ha continuato a coltivare un percorso talvolta lontano dalle logiche di consumo del mercato musicale, ma sempre di altissimo livello artistico. Album come ''Gone To Earth'' e ''Secrets of the Beehive'', composti all'inizio della sua carriera solista, sono attuali tanto quanto i progetti ''Rain Tree Crow'', sostanzialmente una reunion dei Japan in chiave adulta all'inizio degli anni '90, e ''Nine Horses'' nel 2005, sempre a fianco del fratello Steve Jansen, passando per ''Dead Bees on A Cake'', ritorno ad una poetica più accessibile all'inizio del nuovo millennio, fino alle più recenti sperimentazioni sonore con vari collaboratori di musica contemporanea, fra i quali i compositori giapponesi Ryuichi Sakamoto (già compagno musicale di Sylvian in varie occasioni), Masakatzu Takagi e Dai Fujikura, il musicista elettronico austriaco Christian Fennesz e altri, sfociate in ''Blemish'', ''Manafon'' e nel più recente ''Died In The Wool '', il suo lavoro più recente, uscito nel maggio 2011.
David Batt (vero nome di Sylvian) nasce nel Kent, Inghilterra, il 23 febbraio 1958. Inizia la sua carriera musicale nel 1974, formando i Japan, di cui rimane il leader e principale compositore fino al 1982, anno dello scioglimento. Già prima della rottura, Sylvian inizia una collaborazione che segnerà la svolta della sua carriera, quella con Ryuichi Sakamoto. Proprio nel 1982, i due pubblicano il singolo "Bamboo houses", primo di una lunga serie di collaborazioni. L’anno successivo viene seguito da "Forbidden colours", tema portante del film “Furyo” e tuttora la canzone più nota di Sylvian.
Il 1984 è l’anno del debutto solista, con BRILLIANT TREES: dalle influenze orientaleggianti e vagamente progressive, Sylvian passa ad una musica ambientale, con influenze jazzistiche. L’album è accolto trionfalmente dalla critica.
Nel 1986 esce GONE TO EARTH un doppio album che segna un’ulteriore svolta: composto parzialmente da temi strumentali, rinnova e consolida l’attenzione di Sylvian verso questa dimensione meno legata alla musica pop. A quest’ultima, peraltro, ritorna l’anno successivo con SECRETS OF THE BEEHIVE.
Dopo diversi esperimenti in territori musicali di confine, Sylvian riforma i Japan nel 1991 sotto il nome di Rain Tree Crow, che pubblicano l’album omonimo. Segue un lungo periodo dedicato ad altri interessi, piuttosto che la pubblicazione di dischi solisti. Nel 1994 Sylvian forma un sodalizio con il chitarrista dei King Crimson Robert Fripp, con cui pubblica due dischi. Ma è solo nel 1999 che torna alla canzone, con DEAD BEES ON A CAKE, il cui titolo richiama direttamente SECRETS OF THE BEEHIVE. Dopo il disco strumentale APPROACHING SILENCE, esce EVERYTHING & NOTHING, una raccolta doppia ricca di inediti e nuove versioni di vecchi brani, seguita da CAMPHOR, compilation dedicata al lato strumentale e più sperimentale del lavoro di Sylvian.
Dopo avere terminato il ventennale contratto con la Virgin, nel 2003 arriva BLEMISH, primo disco di inediti da DEAD BEES ON A CAKE. Il disco viene pubblicato dalla neonata etichetta Samadhi Sound, fondata dallo stesso Sylvian insieme al fratello Steve Jansen, e viene seguito da un disco di remix. Il passo successivo è un ritorno alla melodia, dopo la sperimentazione di BLEMISH: SNOW BORNE SORROW esce nel 2005 a nome dei Nine Horses, in cui militano anche Steve Jansen e il produttore Burnt Friedman. La band pubblica un EP nel 2007, mentre Sylvian continua a lavorare ad un disco solista previsto per il 2009, anno in cui infatti esce MANAFON. Nel 2010 esce SLEEPWALKERS, una raccolta che comprende sedici tracce relative alle collaborazioni più significative della carriera di Sylvian. Il disco più recente dell'artista arriva nel 2011, quando esce DIED IN THE WOOL, che è una riedizione di alcuni brani di MANAFON, a cui si aggiungono sei nuove tracce.