Da Galilei A Haendel Per Commemorare I 250 Anni Dalla Sua Morte Al Teatro Bonci Di Cesena
il 17 febbraio 2010
vedi sulla mappaCesena Altro
il 17 febbraio 2010
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Titolo: DA GALILEI AD HAENDEL Nell’anno dell’Astronomia sul percorso Galilei-Newton
Compagnia: in collaborazione con Gianni Zanarini
Locandina: musiche di Vincenzo Galilei e dei contemporanei musiche di Haendel e dei contemporanei (nel 250° della morte) Prima assoluta
Date: (abbonati musica e danza)
Mercoledì 17 febbraio 2010
Georg Friedrich Händel(Halle sul Saale, 23 febbraio 1685 – Londra, 14 aprile 1759) è stato un compositore tedesco naturalizzato inglese nel 1727, considerato uno dei più grandi musicisti del Barocco.
Influenzato dai grandi compositori d'età barocca, in particolare da quelli della scuola italiana e dall'inglese Henry Purcell, i suoi lavori ebbero un influsso decisivo su tutti i contemporanei e fra i compositori delle generazioni successive, primi fra tutti i maestri del Classicismo viennese, Haydn, Mozart e Beethoven
La tendenza prevalente in Italia oggi è quella di scrivere e pronunciare il suo nome alla tedesca (Georg Friedrich Händel), sebbene il compositore negli ultimi quaranta anni della sua vita si sia sempre firmato secondo l'uso della lingua inglese George Frideric Handel. Durante il suo soggiorno italiano veniva chiamato invece Hendel.
Il piccolo Georg Friedrich mostrò da subito una fortissima passione per la musica, trovando però un serio ostacolo nel padre, che voleva farne un uomo di legge. Da qui la leggenda romantica secondo cui, appena dodicenne, Händel fosse solito esercitarsi nottetempo su un cembalo nascosto nel granaio di casa. Per accontentare il genitore, egli si iscrisse comunque alla facoltà di legge dell'Università di Halle, ma la abbandonò ben presto, essendo in lui troppo forte l'attrazione per la musica.
Cominciò dunque a viaggiare, ed arrivò ad Amburgo, unica città tedesca che, all'epoca, potesse vantare un teatro dell'opera indipendente da corti o signorotti. Qui il giovane Händel scrisse le prime opere (non pervenuteci) e fece amicizia con il compositore e storico musicale Johann Mattheson che lo iniziò al melodramma, e che gli consigliò probabilmente di recarsi in Italia per affinare la tecnica (ma anche forse per sbarazzarsi del rivale, giacché per via della concorrenza, in seguito ad un malinteso durante un concerto giunsero persino a sfidarsi a duello in piazza).
La prima opera italiana di Händel andò in scena, con successo, nel 1707 a Firenze: era quel Rodrigo ovvero Vincer se stesso è la maggior vittoria che è stato recuperato solo in tempi recenti, per la prima rappresentazione in epoca moderna, dall'Accademia Musicale Chigiana di Siena. Gli italiani lo salutarono col grido "Viva il caro Sassone" a Venezia nel 1709 al debutto dell'opera Agrippina, la prima a giungere nella sua integrità ai nostri giorni. Questo appellativo venne in seguito talvolta condiviso con Händel da un altro grande compositore tedesco, Johann Adolph Hasse, che fece dell'Italia la sua patria d'elezione.