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Conferenza Samarcanda: Percorso guidato nella narrativa del 900

dal 01 ottobre al 31 dicembre 2009

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Piacenza Altro

Descrizione dell'Evento

Un percorso guidato non convenzionale attraverso pittura-scultura-architettura a cura del prof.Salvatore Mortilla

Si può dire che la letteratura postmoderna non si ponga contro la letteratura delle avanguardie del primo '900, chiamate nel mondo anglosassone modernismo, movimento rappresentato soprattutto da James Joyce, T.S. Eliot ed Ezra Pound; piuttosto ne sviluppa ed estende lo stile facendosi consapevole e ironica. Si può affermare che sia la letteratura modernista sia quella postmoderna rappresentano una rottura rispetto al realismo del diciannovesimo secolo, in cui una storia veniva raccontata da un punto di vista oggettivo o onnisciente. Eppure è stato rilevato che alcuni scrittori postmoderni (per ad esempio Steven Millhauser o talvolta John Barth) riprendano idee, stili, tecniche della letteratura ottocentesca.

Certamente il citazionismo, l'imitazione e il pastiche sono tratti caratteristici della letteratura postmoderna più che di quella modernista, quindi è facile ritrovare negli scrittori postmoderni deliberate imitazioni (dette anche pastiche) dello stile di scrittori nel passato. Ne è un ottimo esempio l'ultimo romanzo di Thomas Pynchon, Mason & Dixon, che imita il tono e addirittura l'ortografia degli scrittori del '700 inglese (come Henry Fielding e Jonathan Swift).

Nello sviluppo dei personaggi, sia la letteratura moderna che quella postmoderna esplorano il soggettivismo metafisico, passando dalla realta' esterna per esaminare gli stati interni della coscienza, in molti casi appoggiandosi ad esempi della letteratura moderna come il flusso di coscienza di Virginia Woolf e James Joyce. Ma alcuni narratori postmoderni rifuggono dai personaggi a tutto tondo, privilegiando personaggi monodimensionali, spesso ripresi in modo più o meno esplicito da altre opere letterarie (come il Marco Polo di Italo Calvino nelle Città invisibili).

Inoltre sia la letteratura moderna che quella postmoderna esplorano la frammentarietà nella narrativa e nella costruzione del personaggio, che riflette i lavori del drammaturgo svedese August Strindberg e dell'italiano Luigi Pirandello. I personaggi della letteratura postmoderna spesso non ambiscono ad essere ritratti approfonditi di psicologie analizzate in estremo dettaglio: spesso sono personaggi piatti, o allegorici, che non pretendono di avere una profondità psicologica. In questo possono ricordare certe figure che s'incontrano nelle opere di Franz Kafka, scrittore ceco assimilabile al modernismo, ma che ha influito potentemente sulla letteratura postmoderna. Esempi di questa tendenza si possono trovare nei racconti di Donald Barthelme o nei romanzi di John Barth.

Foto by http://www.flickr.com/photos/netnicholls/

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