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Ciclo di conferenze a cura della Fondazione Carim. Le scienze dell’antichità nell’Ottocento

dal 23 ottobre al 27 novembre 2009

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Rimini Altro

Descrizione dell'Evento

Il primo ciclo di conferenze sulle Scienze dell’antichità nell’Ottocento, organizzate dalla Fondazione Carim si inaugura il 23 ottobre, con una presenza di altissimo livello, quella del professore Bernard Frischer, studioso del mondo classico e latino, in primo piano nell’applicazione delle tecnologie digitali per la ricerca e l’educazione umanistica.

Direttore del Virtual World Heritage Laboratory dell’Università della Virginia, è responsabile del grandioso progetto "Rome reborn", la ricostruzione virtuale dell’intera Roma antica ai tempi di Costantino (320 d. C.) all’interno delle Mura Aureliane.

Per Rimini Frischer ha scelto come argomento della propria conferenza Des Vergers, Pietro Rosa e la ricerca della Villa di Orazio dal ’700 ad oggi. L’argomento fu trattato infatti nel 1854 anche da Adolphe Noël des Vergers insieme con l’ingegnere Pietro Rosa, incaricato degli scavi sul Palatino e nel Lazio da Napoleone III. Come è noto, Adolphe N. des Vergers fu legato a Rimini: ne fece una base per le proprie ricerche, e la Biblioteca Gambalunga conserva il suo prezioso Fondo.
Frischer ha diretto gli scavi nella villa di Orazio, sponsorizzati dall’American Academy di Roma, dal 1996 al 2003, e ne ha pubblicato due volumi: Horace Villa Project, 1996-2003 (Oxford, 2007).

Il ciclo di conferenze mette a fuoco il periodo più fecondo degli studi delle scienze antiche. Germinate dalla vasta erudizione settecentesca, le scienze dell’antichità fioriscono nell’Ottocento. È in questo secolo che le varie discipline - diritto, storia, epigrafia, archeologia, mitologia, letteratura, linguistica, ecc. si sviluppano sulle basi della filologia moderna. La nascita di queste scienze antiche deve moltissimo agli eruditi e studiosi di ambito romagnolo, da Gaetano Marini e Pietro Borghesi nel Settecento, al figlio di questi Bartolomeo, fino a tutti gli allievi di Bartolomeo, romagnoli e non: Francesco Rocchi, Luigi Tonini, Theodor Mommsen e i suoi colleghi dell’Instituto di Corrispondenza Archeologica, Adolphe Noël des Vergers, Edoardo Brizio, ecc.

Le conferenze hanno il duplice intento di puntare il riflettore sugli aspetti metodologici e scientifici della fioritura delle scienze antiche nell’Ottocento e contemporaneamente mostrare l’immenso apporto che esse hanno ricevuto dal lavoro erudito di studiosi della grande tradizione classicista romagnola, che ha in Bartolomeo Borghesi l’esempio più fulgido.
Verranno affrontate e raccontate imprese importantissime e famose, su cui i relatori sono in grado di aggiungere nuove scoperte rilevanti, come sulla società per gli scavi a Vulci e in Toscana di Adolphe Noël des Vergers e Ambroise Firmin Didot con Alessandro François (Giulio Paolucci).
Verranno illustrate figure che hanno fatto, letteralmente, la storia delle ricerche.
Si inizierà con Bartolomeo Borghesi, originario di Savignano e rifugiato a San Marino dal 1821: il maestro di tutti e per tutti punto di riferimento fino alla morte, tanto che Napoleone III finanziò personalmente l’edizione delle sue Oeuvres complètes (1862-1897) in Francia (Angela Donati).
Seguirà Theodor Mommsen, che sempre si riferì a Borghesi, e che fu il rigorosissimo curatore del Corpus Inscriptionum latinarum, la raccolta di tutte le epigrafi latine, quando l’impresa passò dal Governo francese a quello tedesco. Mommsen fu in relazione con tutti gli studiosi italiani dell’epoca (Marco Buonocore).
Si concluderà con Luigi Tonini, l’autore della importantissima Storia di Rimini, non più superata, né continuata. Bibliotecario della Gambalunga, salvatore e conservatore di ogni antico reperto, fu anche un archeologo di valore notevole, anticipatore di criteri e metodi moderni: un aspetto della sua attività assolutamente trascurato, e invece fondamentale (Jacopo Ortalli).

A questo primo ciclo di conferenze, seguirà un secondo ciclo nei mesi d’inizio anno 2010. Quasi tutte le conferenze si terranno nella sala di Palazzo Buonadrata in Rimini, corso d’Augusto 62, alle ore 18, tranne la conferenza di Giulio Paolucci del 6 novembre che si terrà sì alle ore 18 ma nella Sala del Giudizio del Museo della Città (Via L. Tonini, 1) e la conferenza di Angela Donati, che si terrà il 13 novembre sì a Palazzo Buonadrata, ma alle ore 17.

Programma :

venerdì 23 ottobre Bernard Frischer: Des Vergers, Pietro Rosa e la ricerca della Villa di Orazio dal ’700 ad oggi.

venerdì 6 novembre Giulio Paolucci: Alla scoperta dell’Etruria: gli scavi della società Des Vergers, Didot, François (Sala del Giudizio, Museo della Città, Via L. Tonini, 1)

venerdì 13 novembre Angela Donati: Bartolomeo Borghesi e la cultura antiquaria del suo tempo (ore 17).

venerdì 20 novembre Marco Buonocore: Mommsen e l’Italia.

venerdì 27 novembre Jacopo Ortalli: Luigi Tonini: un archeologo moderno nella Rimini dell’Ottocento.



Dopo Natale con date e titoli da definire

Filippo Delpino: Edoardo Brizio e la tutela dell’antichità.

Antonella Romualdi: Gli scavi di Populonia e des Vergers.

Fulvia Donati: La villa di Cecina, scavi e studi di des Vergers.

Daniela Felisini: Il principe Alessandro Torlonia, banchiere, mecenate e collezionista.

Françoise Gaultier: Acquisizione per Napoleone III e per il Louvre dei gioielli etruschi, da des Vergers e dalla collezione Campana.

Henner von Hesberg: Le ville dei Cesari ad Albano e a Castel Gandolofo, studiate da des Vergers e Pietro Rosa

Luogo dell'Evento e gli Hotel nei dintorni