Il diavolo dal mantello stellato e l’astrologia celeste. La visione dell’astrologia da Dante al seicento
il 15 settembre 2009
vedi sulla mappaRavenna Altro
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Un excursus che accanto a grandi nomi della cultura, vedrà anche Marco Columbro, noto per i suoi interesse verso il mondo dell’esoterismo, condurre un talk-show dal titolo Se le stelle inclinano a cui interverranno due fra i più noti astrologi italiani: Marco Pesatori, curatore della rubrica astrologica su Vogue, D di Repubblica, Astra e Oggi e Paolo Crimaldi, curatore del programma Rai “Cominciamo bene prima”. Assieme a loro interverranno Rudy Stauder, saggista e direttore della rivista Astra, il Prof. Franco Cardini, storico del Medioevo e lo psicanalista junghiano Claudio Widmann.
Domani la professoressa Elide Casali, dell’Università di Bologna, terrà un incontro. Il tema della conferenza si incentra sul rapporto tra la scienza dei cieli e la Dottrina della Chiesa, in modo particolare sulla diatriba tra religio Christi e religio astrorum, tra le istanze dottrinali relative alla salvaguardia del libero arbitrio e quelle pagane del determinismo astrale. Venivano a contrapporsi da un lato l’immagine dell’uomo, che pur ricevendo particolari inclinazioni degli influssi astrali, è in grado di scegliere tra il bene e il male, seguire il messaggio divino della Chiesa o lasciarsi avvincere dalle lusinghe del Signore delle tenebre; e dall’altro lato l’immagine dell’uomo convinto di trovarsi in balia del volere degli astri, capaci di scrivere in cielo i destini individuali.
Mentre viene riconosciuta lecita l’astrologia naturale e la relativa pratica nell’esercizio dell’agricoltura, della meteolorologia, della navigazione, della medicina, oltre all’astrologia degli influssi e delle inclinazioni sulla natura umana, l’astrologia «giudiziaria» o «oroscopia» o «genetliaca» conosce un processo di rivisitazione da parte di Padri della Chiesa, filosofi, teologi, predicatori che ne definiscono i termini della condanna e della censura. La demonizzazione degli astrologi oroscopanti, identificati come ministri di Satana, s’accompagna e s’intreccia sia con la cristianizzazione del professionista dell’astrolabio e sia con la spiritualizzazione della dottrina dei cieli, fenomeni che si intensificano nell’età tridentina e postridentina. Mentre la cultura ufficiale traccia le distanze tra la «vera» e la «falsa» astrologia, sono predicatori e precettisti, e soprattutto gesuiti, i seguaci di Ignazio di Loyola, ad elevare voci potenti e minacciose volte a demolire il complesso edificio della scienza delle stelle, cancellandolo dal «vero studio cristiano». La pars destruens della infernalizzazione della dottrina dell’astrolabio s’accompagna alla pars costruens dell’«astrologia» «celeste» e «spirituale», che contrappone a quella ufficiale «cristiana» la sola possibile preconoscenza del futuro: la dottrina di Cristo.
Le condanne e le censure, i «flagelli delle leggi penali» e i «fulmini delle pene temporali», tuttavia, se modificarono il volto della «profetissa» degli astri, a poco servirono ad arginare la «peste» dell’astrologia che, proprio nel XVII secolo, sembra un fiume in piena, dilagante in ogni forma di sapere.
Il coordinamento artistico della manifestazione è curato da Andrea Vitali, presidente dell’Associazione culturale Le Tarot.
Nell’anno internazionale dell’Astronomia così come proclamato dall’Unesco e dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la Luna, i Pianeti, le Costellazioni diverranno quindi i temi ispiratori di questa manifestazione organizzata dall’Istituzione Biblioteca Classense, dall’Opera di Dante e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna nell’ambito degli eventi del Settembre Dantesco dedicati al Sommo Poeta.