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Concerto Stadio Teatro Manzoni Bologna

il 12 dicembre 2012

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Bologna Via de' Monari, 1/2  -  Bologna

Info: 051 261303

Descrizione dell'Evento

Dopo la festa dei 30 anni all’Auditorium di Roma attesa per il 30 novembre, gli Stadio si presentano nuovamente al pubblico emiliano romagnolo mercoledì 12 dicembre 2012 all' Auditorium Teatro Manzoni di Bologna.

Il 27 settembre 2011 è uscito l'ultimo album degli Stadio “Diamanti&Caramelle” undici canzoni nuove, "positive", "gioiose", che esprimono l’intuizione e la ricerca continua della felicità che caratterizza la vita di ciascuno. 11 canzoni, tra cui un duetto con Noemi, per un disco “felice”, “positivo” Con “Gaetano e Giacinto” e un omaggio ai campioni Scirea e Facchetti.

La storia di una ragazza alla ricerca di se stessa nel nuovo videoclip e di un originale "flautista magico" al centro della scena. Tra pochi giorni e tra tante sorprese da raccontare e vedere, gli Stadio cominceranno la tournèe teatrale che li porterà al 2012, alla festa dei 30 anni di attività: era il 1982, infatti, quando uscì il primo album della discografia di questa band di musicisti - già allora tra i migliori in circolazione - protagonisti in studio dei dischi più importanti della musica d'autore dalla fine degli anni '70 in poi. Non a caso il nome del gruppo nasce dalla propensione a suonare dal vivo, nei grandi "live" che gli Stadio hanno realizzato prima al fianco di alcuni dei più famosi artisti italiani eppoi da soli.

Gli Stadio presenteranno tutto il nuovo album "Diamanti&Caramelle" (Capitol/Emi Music) che da subito è stato tra i più venduti negli ultimi mesi del 2011, accompagnato da una serie di lusinghiere ed autorevoli critiche da parte della stampa e della radiofonia che conta.

Biografia

Negli anni Settanta, Gaetano Curreri (cantante e tastierista)e Giovanni Pezzoli (batterista) lavorano come turnisti nelle sale di registrazione; attorno a loro nascono gli Stadio, con il bassista Marco Nanni, il chitarrista Ricky Portera e il tastierista Fabio Liberatori), che accompagnano Lucio Dalla, Francesco De Gregori e Ron nel tour "Banana Republic" del 1979. Proprio durante la tournée, iniziano a lavorare al primo disco e a scrivere le prime canzoni. Nel 1981 nasce “Grande figlio di puttana”, canzone-manifesto inclusa nell’album d’esordio STADIO (1982), che vede collaborazioni di Gianfranco Baldazzi, Lucio Dalla, anche produttore del disco, Ambrogio Lo Giudice e Luca Carboni). Parte del disco viene utilizzata per la colonna sonora del film “Borotalco” di e con Carlo Verdone ed Eleonora Giorgi. Gli Stadio vincono il “Nastro d’Argento” e il “David di Donatello”.

Gli Stadio suonano ed arrangiano 1983 di Lucio Dalla, registrano il live "Tutti i cuori viaggianti" di Ron, "Sotto la pioggia" di Antonello Venditti, "Telefono elettronico" di Renzo Zenobi; producono "...e intanto Dustin Hoffmann non sbaglia un film", l'album d'esordio di Luca Carboni, scrivendo "Fragole buone buone". Nel 1984 partecipano al Festival di Sanremo con “Allo stadio”, e arriva la seconda prova discografica, LA FACCIA DELLE DONNE, con testi scritti da Vasco Rossi (che duetta anche con Curreri in “La faccia delle donne”), Lucio Dalla e Luca Carboni. Con "Acqua e sapone" e "C'è" gli Stadio firmano la colonna sonora per il nuovo film di Carlo Verdone, per l'appunto "Acqua e sapone". Rivincono il “Nastro d’Argento” e il “David di Donatello”.

Nei primi mesi del 1985 vengono pubblicate cinque canzoni nel Q-disc CHIEDI CHI ERANO I BEATLES. La canzone del titolo è composta con Roberto Roversi.
Sul tema musicale di “Vorrei”, gli Stadio realizzano la colonna sonora del film di Carlo Verdone, "I due Carabinieri". Agli inizi del 1986, con “Canzoni alla radio”, partecipano per la seconda volta al Festival di Sanremo e pubblicano l'album omonimo. A marzo partono per gli USA con Lucio Dalla per una serie di concerti e registrano il doppio album live, "DallAmeriCaruso"

Nel 1987, gli Stadio partecipano al progetto "DallaMorandi", disco e tour - compongono "Il Duemila, un gatto e il Re" per Lucio Dalla, e con Vasco Rossi scrivono "Bella più che mai" e "Tu vuoi qualcosa": i due inediti vengono pubblicati nella raccolta di successi, CANZONI ALLA STADIO, che esce nell'estate del 1988. Nel 1989 gli Stadio pubblicano PUOI FIDARTI DI ME, prodotto da Roberto Costa, che contiene “Stupidi” e “Se dico donna”. Della prima formazione rimangono Gaetano Curreri e Giovanni Pezzoli; nella line-up, agli inizi del 1990, entra il chitarrista Andrea Fornili. Collaborano con Vasco Rossi per la colonna sonora di "Stasera a casa di Alice", il film di Carlo Verdone con Ornella Muti e Sergio Castellitto, con la quale rivincono il “David di Donatello” e il “Nastro d’Argento”.

Nel 1991 esce SIAMO TUTTI ELEFANTI INVENTATI - il titolo è ideato da Alessandro Bergonzoni - prodotto da Antonio Colombi e realizzato con Luca Orioli. "Generazione di fenomeni" è sigla della serie di telefilm "I Ragazzi del muretto" su RaiDue. All’album contribuiscono Ivano Fossati ("Ci sarà") e Claudio Lolli ("Segreteria telefonica"), oltre ai “soliti” Vasco Rossi ("Cerca di non esser via") e Luca Carboni ("Pelle a pelle").

Nell'autunno del 1992 viene pubblicato STABILIAMO UN CONTATTO, realizzato con l’aiuto dell’arrangiatore Luca Orioli, e si aggiunge alla line-up il bassista Roberto Drovandi. Saverio Grandi compone gran parte delle canzoni dell’album - tra cui "Per la bandiera" con Francesco Guccini, che scrive anche il testo di "Swatch", "L'appostamento", con testo di Alessandro Bergonzoni, e "Libero di cambiare", con testo dell'inedita coppia Luca Carboni e Jovanotti.

Nel 1994 gli Stadio pubblicano STADIOMOBILE LIVE (che contiene l'inedita "Un disperato bisogno d'amore", sigla della seconda serie de "I ragazzi del muretto").
Nel marzo 1995 pubblicano DI VOLPI, DI VIZI E DI VIRTÙ…, titolo fantasioso di Alessandro Bergonzoni, realizzato con il produttore americano Bob Rose. L'album vanta le collaborazioni di Roberto Roversi, Francesco Guccini, Roberto Vecchioni, Vasco Rossi, Edoardo Bennato.

Nell'aprile 1996 è la volta della raccolta IL CANTO DELLE PELLICOLE, omaggio al centenario del cinema, che raccoglie tutte le canzoni degli Stadio impiegate in colonne sonore anche televisive ("Mamma Lucia", con Sofia Loren, e l'inedito "Le cose che contano", sigla dell'ultima serie di "I ragazzi del muretto").
Nel 1997 esce DAMMI 5 MINUTI, prodotto interamente dal gruppo e arrangiato con Maurizio Biancani e Mirko Dalporto, che contiene "Il temporale" (scritta con Vasco Rossi); altre collaborazioni del disco sono con Saverio Grandi, Bettina Baldassarri, Roberto Roversi, Tullio Ferro, Angelo Branduardi e Sarah Jane Morris. Nel 1998 esce l’antologico BALLATE FRA IL CIELO E IL MARE, con vecchi successi riregistrati e alcuni inediti. Nel 1999 gli Stadio partecipano al Festival di Sanremo con "Lo zaino", scritta con Vasco Rossi.

Nel 2000 viene pubblicato DONNE&COLORI, che contiene l’inedito duetto di “In paradiso con te”, con la cantante arabo-israeliana Amal Murkus, e la poesia di Roberto Roversi dedicata a Diego Armando Maradona (“Doma il mare il mare doma”). OCCHI NEGLI OCCHI esce subito dopo l’estate del 2002: l’album è prodotto con Saverio Grandi, fra le sue canzoni “Sorprendimi”, “Chiaro”, “Il segreto” e una versione di “Un vecchio errore” di Paolo Conte. Il 31 ottobre 2003 esce la doppia raccolta STORIE E GEOGRAFIE, ventisei successi (alcuni incisi di nuovo, come “Grande figlio di puttana”, in duetto con gli Articolo 31) e tre nuove canzoni, tra cui "Equilibrio instabile" e una canzone mai pubblicata su disco, " Banana Republic".

A fine estate 2005 viene pubblicato l'album L'AMORE VOLUBILE: tra le canzoni, "Mi vuoi ancora", "Fine di un'estate", "Le mie poesie per te" e "Buona sorte" (sigla dei Campionati Italiani di Basket). Gaetano Curreri, Vasco Rossi e Saverio Grandi vincono il "Nastro d'Argento" per "Un senso", che Vasco canta nel film "Non ti muovere", di e con Sergio Castellitto e Penelope Cruz. Nel 2006 gli Stadio pubblicano il doppio album CANZONI PER PARRUCCHIERE LIVE TOUR, live del tour teatrale che a fine anno esce anche in versione dvd. Nel 2007 partecipano al Festival ii Sanremo con “Guardami” e pubblicano l’album PAROLE NEL VENTO. Nel 2008 esce PLATINUM COLLECTION, con alcuni inediti fra cui "…e mi alzo sui pedali", scritta con Giancarlo Bigazzi per il film tv "Il Pirata - Marco Pantani" di Claudio Bonivento.

Le canzoni degli Stadio rivelano una storia musicale che interseca quella di illustri colleghi, con cui hanno condiviso il palco, hanno provato, arrangiato, prodotto e suonato nelle grandi produzioni discografiche, scrivendo canzoni e continuando a scriverle. Con Vasco Rossi, per cominciare, legato da un’amicizia di lunga data con Curreri, con cui ha firmato, per citare dei titoli, “La faccia delle donne”, “Acqua e sapone”, “Bella più che mai”, “Il Temporale”, “Lo zaino” per gli Stadio, e “Rewind”, “Ti prendo e ti porto via”, “Buoni o cattivi”, “Un senso”, “E adesso che tocca a me” e “Non vivo senza te” per Vasco. Senza dimenticare le produzioni dei primi album e di canzoni come “Albachiara” e “Jenny”. Ad oggi, la “premiata ditta” ha scritto per Laura Pausini (“Benedetta passione”, nel nuovo album), per Irene Grandi (“La tua ragazza sempre” e “Prima di partire per un lungo viaggio”) e per Patty Pravo (“Dimmi che non vuoi morire”, producendo pure un intero lavoro discografico). Con Lucio Dalla gli Stadio hanno iniziato a pubblicare album (insieme hanno scritto “Grande figlio di puttana”, “Chi te l’ha detto” o “Porno in tv”) suonando per anni nei suoi dischi e nei “live” (parliamo degli album più noti del cantautore e dei tour, dal 1979 al 1988, come “Banana Republic”, con Francesco De Gregori, “DallAmeriCaruso” e “DallaMorandi”!). Scoperto dagli Stadio e da Curreri (con cui scrisse “Fragole buone buone” e “Ci sei perchè), Luca Carboni ha firmato il suo primo testo per loro: “Navigando controvento”; eppoi “C’è”, “Allo stadio”, “Dentro le scarpe”, “Vorrei”, “Puoi fidarti di me”, “Canzoni alla radio”, “Pelle a pelle”, tra le altre. Con Francesco Guccini hanno collaborato per “Swatch”, “Per la bandiera”, “Jimmy” e “Una casa nuova”. Ma tante altre sono le collaborazioni d’autore che scopriremo man mano. "Chiedi chi erano i Beatles" è la loro canzone-manifesto, rappresenta una metafora generazionale, come un filo di Arianna riavvolge storie, miti e passioni (su tutte quella per i Beatles, icone del tempo e delle mode).

Negli anni il linguaggio della Canzone si è evoluto, divenendo stereotipato o trascendendo ogni schema convenuto: gli Stadio hanno sempre mantenuto una propria coerenza - declinando la loro duttilità musicale con l'inibitoria versatilità proprio della penna d'autore. “Chiedi chi erano i Beatles” delinea bene la filosofia del gruppo (ossia, la memoria come collante delle emozioni e dei ricordi, come slancio ideale e indefinito) e la loro storia di musicisti e di uomini, storia che è ancora tutta da ascoltare, cominciando dal nuovo album.

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