Concerto Salvatore Accardo Pesaro
il 27 gennaio 2008
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Con un'inclinazione alla valorizzazione di quel suono italiano che non ha molti esponenti nel mondo (a differenza, ad esempio, della scuola russa). A lui hanno tributato omaggi trionfali in tutto il mondo e ha suonato nei più famosi Festival musicali internazionali (come quelli di Siviglia, Spoleto, Strasburgo, Salisburgo, ecc.).
Nato a Napoli il 26 settembre 1941 dal padre Vincenzo (noto incisore del cammei e appassionato violinista), ha sempre raccontato di aver provato fin dalla più tenera età l'irresistibile impulso di maneggiare un violino. E quando il padre, obbligato dall'insistenza del figlio, finalmente ne trovò uno adatto alle sue piccole mani, Salvatore stupì tutti con la disinvoltura con la quale riproduceva ad orecchio le melodie ascoltate per caso. E aveva solo tre anni.
Poco più grande, si impose in modo impellente la necessità di studi seri e, dopo una serie di insegnanti privati, a otto anni fu ammesso alla scuola napoletana del valente Maestro Luigi D'Ambrosio, subito affascinato dal talento del fanciullo. Due anni dopo il ragazzo si presentava al Conservatorio di S. Pietro a Maiella sostenendo gli esami del compimento inferiore il cui programma viene normalmente svolto in cinque anni.
Accardo continuò così a studiare col D'Ambrosio e, nel 1954, superò il compimento medio con tutti "dieci e lode". Nel giugno del 1956, a quindici anni e con un anticipo di ben cinque anni, consegue il diploma superiore. Ascoltato dal conte Chigi (mitico benefattore della musica italiana), fu iscritto ad honorem ad un corso di perfezionamento presso l'Accademia Chigiana di Siena (fondata dal conte), ed ebbe il privilegio dell'elargizione di una borsa di studio.
Affacciatosi alla ribalta come sommo virtuoso, Salvatore Accardo riscosse le prime affermazioni vincendo il Concorso Internazionale di Vercelli nel 1955, il Concorso Internazionale di Ginevra nel 1956, quello dell'Accademia Chigiana nel 1957 e, dopo il
Trofeo Primavera della RAI-TV nel 1958, nello stesso anno vinse anche il prestigiosissimo Concorso Internazionale "Niccolò Paganini" di Genova. Nella serata della premiazione, suonò il famoso "Guarnieri del Gesù" appartenuto allo stesso Paganini, autore a lui particolarmente congeniale per l'ardita tecnica virtuosistica.
Il successo conseguito a Genova segnò l'inizio della sua straordinaria carriera di violinista. Le maggiori organizzazioni musicali europee e americane cercavano di contenderselo a suon di cachet milionari, invitandolo per esibizioni sia da solista che da concertista con le più famose orchestre sinfoniche.
Dotato di doti umane e comunicative non indifferenti, il suo repertorio, particolarmente vasto, spazia dal Settecento alle avanguardie storiche e comprende musiche e concerti di Bartok, Bach, Beethoven, Berg, Brahms, Bruch, Paganini, Prokofiev, Saint-Saens, Sibelius, Stravinskij, Ciaikovskj, Tartini, Vivaldi e così via. Possiede due pregevolissimi violini "Stradivari", l'uno datato 1718 e l'altro 1727.
Salvatore Accardo é anche direttore d'orchestra ed é molto attivo ancora in campo discografico, avendo registrato molte opere per violino.
A Napoli é promotore e Direttore Artistico dei cicli di concerti "Musica insieme" alla Villa Pignatelli, nel quadro delle "Settimane Internazionali di Musica", manifestazioni che ravvivano la grande tradizione musicale della città . Salvatore Accardo ha anche ricevuto la più alta onorificenza italiana, la Gran Croce di Cavaliere dal Presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini, nel 1982.
A tutt'oggi, insieme all'altro italiano Uto Ughi, la critica internazionale lo giudica unanimamente uno dei maggiori violinisti viventi.Â