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Chicago Boys all' Arena Del Sole di Bologna

dal 29 febbraio al 02 marzo 2012

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Bologna Via Indipendenza 44  -  Bologna

Info: 051.2910910

Descrizione dell'Evento

Chicago Boys è un’esaltazione surreale del capitalismo, del consumismo e della liberalizzazione più sfrenata. Tra le anguste pareti di un rifugio antiatomico si consuma una lotta senza esclusione di colpi tra un uomo immerso in una vasca che mangia e si disseta e una prostituta/cameriera russa che cerca il riscatto.

 I Chicago Boys sono stati un gruppo di economisti formatosi negli anni 70 all'Università di Chicago sotto l'egida del grande guru del liberismo Milton Friedman. La loro profonda influenza sulle politiche economiche di molti stati, – gli Stati Uniti di Reagan, l'Inghilterra della Thatcher e poi Cile, Argentina, Brasile, Polonia, Cina, Russia – innescò un processo che ha portato allo smantellamento dello stato sociale.

di Renato Sarti con la collaborazione di Bebo Storti regia Renato Sarti con Renato Sarti, Elena Novoselova

Note di regia

“Ad un miracolo economico corrispondono schiavitù e miseria per la popolazione? Sì!”
Con questa frase comincia Chicago boys, una specie di conferenza “strampalata, senza lieto fine” che si svolge in un rifugio antiatomico. Una esaltazione surreale del capitalismo, del consumismo e della liberalizzazione più sfrenata.
I Chicago boys sono stati un gruppo di economisti formatosi negli anni Settanta presso l'Università di Chicago, sotto l'egida del grande guru del liberismo, Milton Friedman, nobel per l'economia nel 1976. Friedman e i suoi seguaci esercitarono una profonda influenza sulle politiche economiche di molti stati, primi fra tutti gli USA del presidente Ronald Reagan e l'Inghilterra del primo ministro Margaret Thatcher e poi dal Cile all'Argentina, dal Brasile alla Polonia, dalla Cina alla Russia, ecc.
Le grandi multinazionali hanno avuto un ruolo di primissimo piano in questo processo che ha portato allo smantellamento dello stato sociale, visto e combattuto come un virus infettivo, come un arto in cancrena da amputare.
“Ma una stampella può camminar da sola?”. No. L'imposizione di questo tipo di economia è sempre stata preceduta e accompagnata da golpe, da spietate dittature, da sanguinose repressioni di piazza, dai desaparecidos, dalla tortura.
Chiamare privatizzazioni le grandi razzie compiute nei confronti dei paesi poveri è un eufemismo. Queste politiche economiche hanno significato per una vasta parte delle popolazioni di quei paesi licenziamenti, diminuzione degli stipendi, delle pensioni, degli ammortizzatori e delle garanzie sociali, ma anche aumento dell'alcoolismo, delle tossicodipendenze, dei malati di AIDS, della prostituzione minorile, della miseria, della malavita, degli omicidi e dei suicidi.
Che negli ultimi decenni le grandi multinazionali abbiano puntato l'attenzione pure su materie prime, come l'acqua, i cui titoli in borsa crescono mediamente del 30%, non è un dato meramente economico o finanziario: un rapporto delle Nazioni Unite sulla povertà mondiale rivela che ogni giorno muoiono 4.900 bambini per mancanza di acqua potabile.
Il nostro protagonista sguazza (mangia e si disseta) in una vasca, stile catafalco, piena d'acqua imputridita dai suoi stessi rifiuti. Al suo fianco una prostituta/cameriera russa, che, dopo venti anni di schiavitù cerca il riscatto. Fra le anguste pareti del rifugio si consuma fra i due una lotta senza esclusione di colpi, una sorta di paradossale, e letale, guerra fredda, formato mignon.
“Pubblicizzare le perdite e privatizzare i guadagni”. Il buon capitalista cade sempre in piedi; sa come avvicinare o allontanare lo stato (succhiando finanziamenti o evadendo le tasse) a seconda del momento e degli interessi eppure il ruolo che lo stato può avere nelle economie è tornato prepotentemente in voga proprio negli States!
Chicago boys non vuole essere una rievocazione museale del crollo del muro, in occasione del ventennale, bensì un tentativo di rispolverare un po' del buon vecchio Marx, e rammentare a coloro che per decenni hanno operato al motto di “Libera volpe in libero pollaio”, il proverbio greco: “Se vedi che non ti sazi, fermati!”.

Renato Sarti

Orari degli spettacoli

ore 21.30

Turni di abbonamento

Interazioni contemporanee mercoledì 29/02/2012 ore 21

Prezzi dei biglietti

Prevendite da martedì 3 gennaio  

POSTO UNICO:

Interi € 15,00 + prev € 1,50 Ridotti Agis, Arci, Cral, Acli, Endas € 13,00 + prev. € 1,30 Ridotti Soci Coop Adriatica, 60anni € 12,00 + prev. € 1,20 Ridotti Under 29, Tit. tessera “Lavoratori in pensione” € 8,00 + prev. € 0,80 Ridotti Studenti DMS € 7,00 + prev. € 0,70

Luogo dell'Evento e gli Hotel nei dintorni