Chapi Chapo e gli strumenti giocattolo a Santarcangelo di Romagna
il 08 luglio 2010
vedi sulla mappaRimini Altro
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Arriva dalla Francia un gruppo unico e originale. Chapi Chapo et les petites musiques de pluie in occasione della prima tournée italiana farà tappa questa sera giovedì 8 luglio a Santarcangelo di Romagna.
Poliedrico artista francese, compone e suona un centinaio di strumenti giocattolo, Chapi Chapo è un "orafo" della musica. È accompagnato in questo concerto dalla sua band e dall’artista Gregaldur, con il quale ricrea sonorità uniche, delicate e oniriche.
Evento in anteprima di Malafesta 2010, ne anticipa la linea artistica e poetica, dedicata in questa edizione al "Paradiso Perduto" dell'infanzia.
Il concerto sarà giovedì sera 8 luglio a Santarcangelo (pratini di via Ruggeri, di fronte alla sala Il lavatoio e alla Grotta pubblica) ed è organizzato dall’ass. Ora D’Aria nell’ambito del progetto malaFesta, che si svolgerà dal 26 al 29 agosto.
Ingresso libero e inizio alle ore 22.
Adatto ad adulti e bambini.
Per info 347-2636927
Il nome del gruppo, che significa letteralmente Chapi Chapo e le minuscole canzoni per i giorni di pioggia, spiega con precisione la natura di questa musica onirica, sognante e allo stesso tempo minimalista nello stile. Ancora più comprensibile sapendo che il nome “Chapi Chapo” è una dedica alla omonima serie tv animata in stop motion i cui protagonisti sono due simpatici pupazzetti vestiti dei loro enormi cappelli (chapeaux in francese). La serie, prodotta negli anni 70 in 60 piccoli episodi di 5 minuti l’uno, ebbe un certo successo anche grazie alla splendida musica di accompagnamento composta da François de Roubaix. Ma la musica prodotta dal gruppo francese formato nel 2007 non si ispira a queste sonorità, essendo invece calata perfettamente nella contemporaneità.
Il concerto anticipa i temi di malaFesta 2010, il festival di teatro musica e video che torna anche quest’anno a fine agosto.
L’infanzia come il “paradiso perduto” di Milton sarà al centro di un programma che spazia da 4 anni tra i vari linguaggi contemporanei: musica, teatro, video, performance, installazioni urbane. Non sarà un festival per bambini, bensì su un’infanzia “adulta”, filtrata attraverso l’occhio di chi ha perso la capacità di stupirsi e di meravigliarsi. E ha voglia di ritrovarla. Come sintetizzato dall’opera dello scrittore Bruno Schultz
“Se fosse possibile riportare indietro lo sviluppo, raggiungere di nuovo l'infanzia attraverso una strada tortuosa - possederla ancora una volta, piena e illimitata -, sarebbe l'avveramento dell’epoca geniale”.