Cesare Picco apre la 62a Sagra Musicale Malatestiana
il 03 agosto 2011
vedi sulla mappaRimini Altro
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Reduce dal successo internazionale del suo “Concerto al buio” e appena rientrato dal Giappone dove il suo brano “Hope at Sunrise” scritto poco dopo il disastro naturale del marzo 2011 è diventato un progetto speciale al quale aderiscono importanti musicisti giapponesi, Picco propone un inedito viaggio musicale attraverso le sonorità di clavicordo, clavicembalo e pianoforte dal titolo “Calling Bach-BWV Spirits”.
Cesare Picco prende spunto liberamente da linee melodiche, cadenze, progressioni di cui la musica di Bach è ricca: «Io non interpreto Bach, io non eseguo Bach. Semmai pongo la sua musica davanti a uno specchio e gioco a spostarne le rifrazioni verso altri specchi. Con due ingredienti principali:la pura improvvisazione, vera pratica barocca», sottolinea. E per viaggiare tra le note di Bach Picco utilizza due strumenti a cui il compositore ha dedicato la vita, clavicordo e clavicembalo, a cui aggiunge il pianoforte. Gli strumenti utilizzati da Cesare Picco sono un clavicordo libero modello Silbermann 1775 e un clavicembalo modello Paschal Taskin 1769 costruiti da Roberto Marioni. Il concerto è inserito anche nel cartellone della rassegna “Percuotere la mente”, di cui costituisce l’appuntamento conclusivo.
Con i suoi quattro concerti dedicati a Bach che ospitano prestigiosi interpreti della musica barocca, BWV Bach ritorna per il quarto anno consecutivo a Rimini come prestigioso preludio al cartellone sinfonico e alla nuova produzione di teatro in musica che prende il via il 2 settembre. Dopo il concerto di Cesare Picco si avvicenderanno sul palco del Teatro degli Atti Giovedì 11 agosto l’ensemble Armonia delle Sfere che proporrà “Il poeta di Bach”, con arie dalle Cantate sacre e dalla Passioni su testi del poeta Christian Friedrich Henrici detto Picander, autore prediletto dal compositore. Domenica 21 agosto La grandiosa Arte della Fuga sarà affidata ad un’esecuzione ripartita fra archi e clavicembalo con Ensemble Aglaia e infine al clavicembalista Francesco Cera il compito di concludere la rassegna (martedì 23 agosto) con le Suites francesi e il Concerto nel gusto italiano.
Fino al 24 settembre la Sagra Musicale Malatestiana di Rimini, una delle più antiche e prestigiose rassegne musicali italiane, aprirà ancora una volta le sue porte alla musica ospitando grandi orchestre sinfoniche, direttori e solisti di spicco internazionale e progetti originali dove la musica si intreccia con altre arti. Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Orchestra e Coro del Teatro Regio di Torino, Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Israel Philharmonic Orchestra, Antonio Pappano, Yuri Temirkanov, Zubin Metha, Juraj Valcuha, Gianandrea Noseda, Hélène Grimaud, Evgeni Bozhanov, Cesare Picco, Francesco Libetta, Francesco Cera, Gemma Bertagnolli, Francesco Manara, Maurizio Baglini, Danilo Rossi, questi solo alcuni dei nomi prestigiosi che si alterneranno sul palcoscenico. Inoltre il debutto nel teatro musicale di Teatro Valdoca con la prima assoluta in forma scenica di “La morte di Virgilio – Chant apres chant”, di Jean Barraquè per soprano, pianoforte e percussioni, con la regia di Cesare Ronconi, un viaggio alla riscoperta del compositore riminiese del XVII secolo Antonio Draghi, e un omaggio al compositore Marco Enrico Bossi nei 150 anni dalla nascita. Come ha sottolineato il direttore della Sagra Musicala Malatestiana Giampiero Piscaglia: «62 edizioni sono un numero significativo per un festival che, nonostante le evidenti difficoltà che il settore della cultura e della musica stanno attraversando in Italia, è riuscito anche quest’anno a proporre al suo pubblico un cartellone vario e di alto livello».
Cesare Picco (1969)
Autore di balletti, opere liriche, progetti speciali e frequentatore trasversale di ogni ambito musicale, si esibisce in tutto il mondo dal 1986, anno del suo primo concerto di musiche originali. In Italia propone i suoi lavori in festival quali Ravello Festival, Festival della Mente, Veneto Jazz, La Milanesiana, Festival della Letteratura di Mantova, Umbria Jazz, Lucca Summer Festival.
Autore di musiche per teatro, in questi anni è sul palco per progetti di voce e pianoforte con Gioele Dix (La Bibbia ha quasi sempre ragione), Fabrizio Gifuni (Omaggio a Cesare Pavese) e Ascanio Celestini (Ci vuole coraggio a essere folli). Curiosità e poliedricità lo spingono da sempre a frequentare ogni ambito musicale. Nelle varie vesti di pianista, compositore, arrangiatore e produttore collabora in questi anni con artisti quali Antonio Ballista, Giovanni Sollima, Markus Stockhausen, Taketo Gohara, Giorgia, Yukimi Nagano, Taeko Onuki, Luciano Ligabue, Samuele Bersani, Pacifico, Ferruccio Spinetti, Carlo Fava.
Nel 1999, per l’Arena di Verona, scrive l’opera lirica per ragazzi “Il Viaggio di Hans” , ispirata agli scritti di Andersen. Scrive tre balletti per l’étoile Luciana Savignano, con la quale si esibisce in piano solo nel 2007 al Teatro Alla Scala di Milano.
Dai suoi viaggi con il fotoreporter Alberto Giuliani nascono gli spettacoli per musica e immagini“Viaggio a Samarcanda”, presentato al Piccolo Teatro di Milano nel 2002 e “Nextonothing” presentato al Ravello Festival nel 2008.
Nel 2007 pubblica “Bach to me”, una personale rilettura del 5° Concerto Brandeburghese di J.S.Bach eseguita con i Berlin Chamber Soloists e pubblicata dall’etichetta tedesca Berlin Classics.
Dal 2006, in Giappone, vengono pubblicati i suoi album e diventa presto un pianista di riferimento per il grande pubblico, effettuando numerose tournée e collaborazioni con artisti e orchestre locali. Durante l’ultimo tour in estremo oriente del 2010 si esibisce alla Opera House di Hanoi, al Parlamento di Singapore e in Giappone, unico artista italiano invitato al Tokyo Jazz Festival.
Nel 2009 crea il concept ed esegue al Teatro Smeraldo di Milano in prima mondiale lo speciale“Blind Date Concerto al buio”, concerto di pura improvvisazione nel quale artista e pubblico sono immersi nel buio assoluto. “Blind Date” è poi presentato al Hara Museum of Contemporary Art di Tokyo nel 2010 e al Teatro Olimpico di Roma nel 2011 per la stagione dell’Accademia Filarmonica Romana.
Nel marzo 2010 mette in musica il romanzo “Genji Monogatari – La Storia di Genji”, scritto mille anni fa dalla scrittrice giapponese Murasaki Shikibu, che debutta nella versione per pianoforte e orchestra d’archi al Teatro Nuovo di Verona con la partecipazione dell’orchestra de I Virtuosi Italiani.
Nella primavera 2011 , con il suo tour Eastwest, è invitato in India, per aprire i tre giorni dell’annuale Delhi Jazz Festival.
Il concetto alla base del suo brano “Hope at Sunrise”, scritto poco dopo il disastro naturale del marzo 2011 in Giappone, diventa a Tokyo un progetto speciale al quale aderiscono importanti musicisti giapponesi, che collaborano assieme sul palco per portare il loro contributo.
Dal 2010 cura una rubrica di video-blog dedicati alla musica sul quotidiano online ilpost.it.