Dama, tornano a cattolica nazionali studenteschi
dal 13 al 16 maggio 2010
vedi sulla mappaCattolica Rimini Altro
dal 13 al 16 maggio 2010
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Alla competizione prenderanno parte circa 400 tra ragazzi e ragazze di 90 scuole elementari, medie e medie superiori, provenienti da tutta Italia, ai quali vanno aggiunti istruttori, insegnanti, genitori, migliorando così il record dello scorso anno.
Un evento importante anche dal punto di vista delle presenze turistiche.
Tutte le compagini si sono qualificate dopo severe selezioni provinciali, regionali e interregionali, che hanno coinvolto per vari mesi in tutta la Penisola circa 40 mila studenti dalle elementari alle superiori.
Saranno ovviamente al via alcuni dei migliori giovani campioni italiani.
Due gli appuntamenti spettacolari: la sfilata inaugurale giovedì pomeriggio con incontro con le Autorità e la "simultanea" sabato sera; nella simultanea un campione gioca contemporaneamente contro tanti avversari. Ci saranno 3-4 campioni che affronteranno circa un centinaio di ragazzi/e contemporaneamente, sia a dama italiana (64 caselle) sia a dama internazionale (100 caselle). Entrambi gli eventi nella piazza I Maggio.
Programma completo sul sito www.federdama.it
Ricordiamo che la Federazione Italiana dama (FID), disciplina sportiva associata del CONI, conta su circa 40.000 tesserati agonisti. Presidente ne è l'on Renzo Tondo (anche governatore del Friuli Venezia Giulia).
22a Finale Nazionale dei Giochi Sportivi Studenteschi di Dama
Cattolica, dal 13 al 16 maggio 2010
Programma di massima
Giovedì 13 maggio 2010
Venerdì 14 maggio 2010
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Sabato 15 maggio 2010
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Domenica 16 maggio 2009
CURIOSITA’ DAMISTICHE
Dama Italiana
La dama che tutti conoscono, il gioco tradizionale, che ha per campo di gara
la classica damiera di 64 caselle (8x8) viene definita nel nostro Paese
"dama italiana".
La specifica serve perché la dama sulle 64 caselle viene giocata in modo
diverso da nazione a nazione: quindi si parla di dama inglese, dama tedesca,
dama turca, ecc. Le differenze riguardano soprattutto le regole di presa (in
Italia la presa è obbligatoria, si deve prendere il maggior numero di pezzi,
a parità il pezzo maggiore o iniziare a prendere dal pezzo maggiore; la
pedina non può catturare la dama) e la posizione iniziale della damiera e
delle pedine (in Italia con casella nera in basso a destra dei giocatori e
le pedine sulle case nere).
Sorteggio della apertura
Nei tornei di dama italiana (damiera di 64
caselle) le prime mosse non sono libere, ma vengono sorteggiate. Vengono
sorteggiate le prime due mosse del bianco e la prima del nero e in pratica
la partita inizia con la seconda mossa del nero. Questa regola costituisce
la "restrizione americana" e fu introdotta in Italia nel 1929. Delle
possibili combinazioni, ne sono state scartate alcune poiché troppo a favore
dell'uno o dell'altro colore. La restrizione è dovuta al fatto che, come è
stato poi confermato dal computer, ad apertura libera chi muove per primo a
gioco corretto vince.
La posizione della damiera
Per giocare correttamente a dama italiana, la damiera va posta in modo che la casella in basso a destra rispetto ai giocatori sia nera; le pedine vanno poste sulle case nere.
Quando si vince a dama
La partita a dama è vinta quando un giocatore cattura tutti i pezzi dell'avversario. Ma si può vincere anche bloccando tutti i pezzi dell'avversario, cioè quando l'avversario, pur avendo dame e
pedine, non può fare alcuna mossa.
Il soffio
Nel gioco della dama non si può e non si deve "soffiare".
Il "soffio" è stato ufficialmente abolito da tutte le Federazioni nazionali e
in particolare dalla Federazione Italiana nel 1934.Va chiarito che questa
abolizione non è altro che una conseguenza della regola base del gioco per
cui "la presa è sempre obbligatoria". Accadeva che anche i campioni, quando
capivano che con una presa sarebbero caduti in un "tiro" (= combinazione
vincente dell'avversario) fingevano di non vedere la presa, perdendo così
solo una pedina e non due, tre o più. L'origine del soffio risale comunque a
vari secoli fa, addirittura al secolo XV.
Dama Internazionale
Si gioca su un tavoliere di 100 caselle (10x10).
E' stata adottata dalla Federazione Mondiale per le competizioni internazionali, in quanto le regole sono uguali in tutto il mondo.
Era la specialità preferita, per esempio, da Napoleone Bonaparte: si vuole che sia stata inventata verso la fine del Settecento da un generale del suo esercito, di origine polacca, come alternativa agli scacchi di cui Napoleone era apppassionato ma con scarsi risultati.
Oggi è molto diffusa in Francia, Olanda, Russia, in genere nei Paesi dell'Est Europeo e nelle nazioni Africane.
Ha regole proprie, molto diverse da quella sulle 64 caselle. La presa è comunque obbligatoria, la pedina può catturare la dama, le mosse iniziali sono libere.
RICORDANDO L’EDIZIONE 2009
Lo scorso anno i Giochi Sportivi della Dama, svoltisi a Cattolica per la prima volta, hanno visto impegnati per quattro giorni nella finale oltre 350 tra ragazzi e ragazze di tutta Italia (più cento accompagnatori) record di partecipazione per la manifestazione.
Le carovane più numerose: la Calabria 17 squadre, la Basilicata, 13 squadre, e la Valle d'Aosta, 10.
Nel 2009 Aosta ha vinto due scudetti (dama italiana, scuole elementari e medie). Due anche per le squadre di Reggio Calabria (dama italiana, medie superiori ultimo triennio e dama internazionale elementari).
Gli altri titoli ai laziali di Velletri (dama internazionale medie), Potenza (dama italiana, medie superiori primo biennio), Trento (dama internazionale medie superiori primo biennio) e Napoli (dama internazionale medie superiori ultimo triennio).
Lo scorso anno un momento altamente spettacolare, un momento in cui la Dama si è presentata davvero come sport, lo sport della mente e del cervello, richiamando l’attenzione e la curiosità di un folto pubblico di turisti e residenti, si è verificato quando in piazza I Maggio è stata giocata la spettacolare esibizione "simultanea", in cui i campioni hanno sfidato contemporaneamente varie decine di avversari. Un "Uno contro tutti" durato oltre 4 ore e proseguito fin oltre la mezzanotte.