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Cammino Sul Cammino Bologna

dal 03 al 04 maggio 2008

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Bologna Altro

Descrizione dell'Evento

La Compagnia Storica di Rievocazione Medievale denominata Compagnia del Fiore d'Argento di Bologna insieme all'Associazione I Sempar in Baraca di Ronchi di Crevalcore, organizzano per il terzo anno consecutivo la rievocazione storica "Quattro passi nel medioevo" durante la quale, nella serata di Sabato 3 maggio alle 21.30 si terrà  la rappresentazione teatrale sul Cammino di Santiago denominata "Cammino sul Cammino" fatta da Giovanni Balzaretti e suo figlio di 16 anni che hanno percorso 800 Km a piedi. Giovanni Balzaretti é Presidente del Teatro Agricolo di Livorno.

San Giacomo, Santiago in spagnolo, fu uno dei 12 Apostoli che accompagnarono Gesù nei suoi tre anni di vita pubblica. Fu testimone, assieme a Pietro, della trasfigurazione e della notte di Gesù al Getsemani. In seguito alla crocefissione
di Gesù si spostò in Spagna, dove fu una figura determinante per l'evangelizzazione della Penisola Iberica. Ritornò in Giudea attorno al 40 d.C. dove venne martirizzato e ucciso nel 44 per mano di re Erode Agrippa. Le sue spoglie furono riportate da due suoi discepoli in occidente, dove si pensava potessero essere al sicuro.

Da oltre dieci secoli migliaia di pellegrini percorrono, con ostinazione e fede, il lungo cammino verso Santiago de Compostela: la loro meta é la Cattedrale costruita per ospitare le spoglie di San Giacomo.

La storia del "Cammino" nasce dal binomio tra fede e mistero che avvolge la scoperta delle reliquie dell'Apostolo Giacomo "il Maggiore", avvenuta nel IX secolo per opera di un'eremita di nome Pelayo che viveva sul Monte Libredon.

La leggenda narra che costui, durante una meditazione notturna, fu attratto da un bagliore (probabilmente una stella cadente) che rischiarò un campo, dove persino le pecore si rifiutavano di pascolare. Iniziando a scavare in questo terreno, chiamato Campostrum (luogo di sepoltura), emersero numerose tombe del I secolo, e fra tutte su di una si leggeva la scritta:
"Qui giace Jacopo, figlio di Zebedeo e Salomé".Il Vescovo Teodomiro, chiamato a verificare l'autenticità  della scoperta, non ebbe dubbi nel dichiarare che quella era effettivamente la tomba dell'Apostolo Giacomo, le cui spoglie furono portate in salvo dai fedeli e seppellite in un luogo sicuro nel punto più remoto dell'universo conosciuto fino ad allora.

L'approvazione da parte dei sovrani arrivò quasi immediatamente ed il Capo
Finisterre - così veniva chiamato il confine del mondo - diventò in breve tempo il
luogo ufficiale di culto per la venerazione di San Giacomo.

Il primo sovrano a dare un contributo alla fondazione di una chiesa e alla costruzione di un villaggio chiamato Santiago de Compostela (Campus Stellae - Campo di stelle) fu Alfonso II, re delle Asturie, che concesse privilegi e donazioni a coloro ai quali fu affidata la diffusione del culto dell'Apostolo. Questa volontà  diede il via, per il villaggio di Santiago de Compostela, ad una esponenziale crescita economica, data dal flusso di pellegrini.

Il rinnovato impeto di fede cristiana dato da questo ritrovamento, e la certezza che pregare davanti alle ossa dell'Apostolo significasse avvicinarsi a Dio, diede una ulteriore forza alla Spagna ed alla sua popolazione nella lotta contro i Mori, che minacciavano costantemente la Penisola Iberica e che a ondate riuscirono anche a sottometterla.

Nei due secoli successivi alla riconquista da parte della cristianità  del villaggio di Santiago de Compostela Alfonso VI assicurò nuovi e più sicuri percorsi ai pellegrini. Lo status di pellegrino, all'epoca, conferiva prestigio personale all'interno della comunità , al punto tale che la Chiesa interveniva nella tutela sia del pellegrino che dei suoi affari personali per il tempo in cui egli intraprendeva il cammino.

Nel XII secolo, Papa Callisto proclamò il pellegrinaggio nella "Città  di Santiago" importante quanto quelli di Gerusalemme e Roma.
Per tutto il Medioevo, mossi dall'impeto della fede, i pellegrini arrivavano da ogni parte d'Europa e prima della partenza si sottoponevano ad un preciso rituale
che consisteva nella vestizione e nella consegna della bisaccia, che era l'abito del pellegrinaggio, affinchè il pellegrino, purificato nello spirito e vestito in modo opportuno, fosse degno di attraversare le porte di San Giacomo, una volta arrivato a destino. A egli veniva consegnato anche il bordone, un bastone di legno che veniva definito "sustentacio itineris", ovvero "sostegno per il viaggio".
In epoche successive, a seguito di varie vicende storiche, le spoglie dell'Apostolo, custodite nella Chiesa di Santiago de Compostela ormai divenuta Cattedrale, vennero spostate e nascoste dietro l'altare maggiore per timore che venissero trafugate. Questa opera fu compiuta così segretamente che se ne persero le tracce fino a quando nel 1879, durante i lavori di restauro nella Cattedrale, le spoglie vennero ritrovate. Oggi il "Cammino di Santiago", dichiarato patrimonio Mondiale dell'Umanità , diventa soprattutto un percorso dentro la storia.

Il "Cammino", articolato in una serie di itinerari che si intersecano fra loro, ci riporta ancora oggi attraverso luoghi sacri e scenari naturali alla scoperta di una parte fondamentale della storia europea. 

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