Calzature etniche. Nuove osservazioni dal Museo degli Sguardi

Calzature etniche. Nuove osservazioni dal Museo degli Sguardi

15 novembre 2008 - 15 febbraio 2009. Inaugurazione sabato 15 novembre alle ore 16

Così scrive M. Giuseppina Muzzarelli nell'introdurre la mostra "Calzature etniche. Nuove osservazioni dal Museo degli Sguardi" che verrà inaugurata sabato 15 novembre alle ore 16 presso il Museo degli Sguardi.

Promossa dal Comune di Rimini-Assessorato alla Cultura-Museo degli Sguardi e da ZONEMODA, Corso di laurea in “Culture e tecniche della moda” e Corso di laurea magistrale in “Moda” della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bologna con sede a Rimini, l'esposizione presenta una selezione di calzature etniche africane e asiatiche, provenienti dalle collezioni di Delfino Dinz Rialto e dei Frati Francescani del Santuario di S. Maria delle Grazie, oggi al Museo degli Sguardi. E' l’occasione per un inedito percorso fra le culture, attraversate prendendo come punto di vista le calzature: un elemento del costume che segna il confine fra la fisicità della persona e l'esterno, rappresentato dal suolo calpestato; e quindi anche il limite tra spazio pubblico e privato. Si distinguono infatti scarpe da casa e scarpe per uscire, scarpe da parata o d'uso quotidiano, in ogni caso le calzature sono espressione della cultura individuale e collettiva, manifestata nei modelli, nei materiali e nei colori, nonché specchio della società nella distinzione fra sessi e classi.

Le scarpe rappresentano un nucleo della collezione di Delfino Dinz Rialto, acquisito prevalentemente in Africa e in Asia fra gli anni '60 e '70 del Novecento e confluito negli anni '80 nel Museo di Rimini: il nucleo originario si è poi arricchito delle calzature raccolte nelle missioni asiatiche dai Padri francescani del Santuario di S. Maria delle Grazie di Covignano.

La mostra, realizzata con il patrocinio e il sostegno dell'Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, si inserisce nei progetti speciali coordinati da: Progetto Etno, progetto di conoscenza e valorizzazione del patrimonio culturale extraeuropeo presente sul territorio regionale, promosso e finanziato, dal 2004, dall'IBACN-Regione Emilia Romagna; Progetto Europeo MAP for ID, nell'ambito dell'anno europeo del Dialogo Interculturale.

Realizzata a cura di M. Giuseppina Muzzarelli ed Elisa Tosi Brandi (Università di Bologna-Sede di Rimini) con la collaborazione di Monica Farneti (Museo degli Sguardi), la mostra si avvale anche del lavoro di studenti universitari, valorizzando l’aspetto laboratoriale ed offrendo, ad aziende di moda e stilisti, materiale antico dal quale trarre spunti per rivisitazioni.

In collaborazione con il CERCAL (Centro ricerca e scuola internazionale calzaturiera) di San Mauro Pascoli e Il Tucano Viaggi Ricerca di Willy Fassio.

A fianco del percorso espositivo è stato programmato un ciclo di incontri tematici che si svolgeranno tutti i mercoledì alle ore 16.00,dal 19 novembre al 17 dicembre secondo il seguente calendario:

19 novembre 2008 Museo degli Sguardi
Le calzature etniche del Museo degli Sguardi
Maurizio Biordi, Monica Farneti (Museo degli Sguardi, Rimini), Antonella Salvi (IBACN Bologna)

26 novembre 2008 Museo degli Sguardi
Scarpe e relazioni personali, sociali e geografiche: una storia secolare
M. Giuseppina Muzzarelli , Elisa Tosi Brandi (Università di Bologna-Sede di Rimini)

3 dicembre 2008 Museo degli Sguardi
Calzanti identità. Calzature e abiti come mezzi di espressione e trasformazione dell'identità individuale nell'antica Mesoamerica
Davide Domenici (Università di Bologna)

10 dicembre 2008 Museo degli Sguardi
La calzatura etnica: interpretazione e rivisitazione degli allievi della Scuola CERCAL di San Mauro Pascoli
Serena Musolesi, Maria Cristina Savani (CERCAL) con un intervento di Francesca Iaconisi (collaboratrice Università di Bologna sede di Rimini)

7 dicembre 2008 Sede Corso Moda Università di Bologna-sede di Rimini
NDJAXASS: Creatività, arte, riciclaggio e artigianato nel patchwork che unisce il mondo
Angela Caporale, Birama Kara (atelier NDJAXASS)