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Bosco di Tecchie, Tutela Biodiversita e Funzione Sociale

il 06 marzo 2010

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Cantiano Pesaro Altro

Descrizione dell'Evento

Parco Naturale del Bosco di Tecchie: Tutela Biodiversità e Funzione Sociale Il Bosco di Tecchie nel contesto ambientale dell’Appennino centro-settentrional. Coordinatore del Centro di Educazione ambientale del Catria e del Nerone Sarà presentato al pubblico un film inedito del Parco Naturale del Bosco di Tecchie

"Il Bosco di Tecchie rappresenta per le Marche uno degli ambienti forestali meglio conservati e tra i più rappresentativi dell'intero territorio. Si tratta di una foresta montana, che copre il sinclinorio interno delle Serre e in particolar modo il versante nord est della Serra di Burano. E' un territorio questo, che reca anche nel nome il segno della storia, che qui non si limitata a transitare. Dall'epoca protostorica ai romani, dal medioevo alla guerra partigiana, ne sono successe di cose sulle Serre.
Ma nonostante tutto questo, oggi Tecchie si presenta a noi con un aspetto smagliante e vivo. Il territorio della Provincia di Pesaro Urbino e, nelle Marche, quello che dispone della maggior superficie forestale. A questo dato, molto importante, non corrisponde purtroppo un dato parallelo sulla qualita complessiva di questa superficie: la maggior parte dei boschi e ancora gestita a ceduo, con una conduzione quindi finalizzata in modo univoco alla produzione di biomassa ad uso combustibile. Oltre alla mancanza di assortimenti diversi da questo prodotto unico (legna da ardere), il tipo di gestione, che sostanzialmente e un taglio raso che viene ripetuto a brevi intervalli di tempo, non consente un accrescimento dei livelli di produttivita in termini di fitomassa.
E il paesaggio, per altri versi peculiare, dell'Appennino Pesarese ne esce svilito e proprio in quelli che dovrebbero essere i suoi elementi maggiormente caratterizzanti. In questo contesto, il Bosco di Tecchie costituisce una delle eccezioni, per certi aspetti tra le più significative. Si tratta di un bosco non destinato alla produzione, anche se alcune sue parti (potenzialmente) potrebbero oramai essere utilizzate per trarne legname da opera oltreche legna da ardere. La funzione squisitamente conservazionistica di questo splendido biotopo ci consente (e consentira in modo crescente man mano che passa il tempo) di osservare un ambiente sostanzialmente integro, nel quale non vengono effettuati né prelievi né cure colturali.
Il bosco si evolve autonomamente e in certe limitate aree la presenza abbondante di necromassa (alberi morti che non vengono raccolti) conferisce alla foresta un aspetto simile a quello di una foresta primaria, donandoci sensazioni analoghe a quelle che scaturiscono nel trovarsi al cospetto dell' urwald, la primordiale foresta del mito ancestrale europeo. Il Bosco di Tecchie, oltre ad una collocazione geografica e geomorfologica singolare, ha anche una sua storia più o meno recente, che lo ha posto a più riprese al centro dell'attenzione e che ne fa uno dei luoghi imprescindibili quando si parla di conservazione nelle Marche. E' osservando e studiando la libera evoluzione di boschi come questo, che diviene possibile trarre indicazioni su quelli che possono essere gli obiettivi finali delle future e presenti opere di restauro forestale, riforestazione e afforestazione."
Prima di ogni incontro, il Museo geopaleontologico e della Via Flaminia G.C.Corsi sarà aperto al pubblico dalle 16,30.
Il prossimo incontro Sabato 20 marzo 2010
“Costume tra storia e cinema – L’esperienza della Turba di Cantiano”
a cura di Daniele Gelsi della Sartoria Teatrale D. Gelsi di Gualdo Tadino

Info : Comune di Cantiano – 0721 789911 – 789936

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