Borgomarina Vetrina di Romagna a Cervia
il 06 agosto 2009
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Tra i temi trattati vi saranno anche l’origine della “stagione dei bagni” a Cervia e in Romagna, dei “fanghi in salina” e delle colonie.
Cerasoli approfondirà nella sua relazione l’evoluzione della talassoterapia, legata ai bagni di mare, come importante risorsa terapeutica, che cominciò a svilupparsi nel Settecento, in Inghilterra, come cura contro la “scrofola” (una forma particolare di tubercolosi caratterizzata dal gonfiore dei linfonodi del collo). La talassoterapia si diffuse poi in altri paesi, compresa l’Italia, in modo particolare nella seconda metà dell’Ottocento. Si diffondevano i “manuali per i bagni di mare”, con i quali si spiegava come diverse malattie dell’infanzia, dal rachitismo alla tubercolosi linfoghiandolare, cutanea ed ossea, trovino giovamento attraverso queste cure. Ci fu un vasto movimento per la messa in opera della “terapia solare”. Sorsero importanti stabilimenti idroterapici a Venezia, Trieste e Rimini. Si andava diffondendo una concezione delle “cure climatiche per l’infanzia”. Si diffondevano anche “norme di buon senso” per l’applicazione della talassoterapia e per la regolamentazione dei “bagni di mare”..
Giancarlo Cerasoli metterà a fuoco l’evoluzione delle “stagioni dei bagni” in Romagna e a Cervia. Il primo grande “Stabilimento Bagni” venne inaugurato a Cervia nel 1882. Una parte importante della sua relazione, anche con la presentazione di documenti inediti, verrà dedicata alla costruzione delle colonie, che era stata preceduta dalla costruzione di “ospizi marini” per bambini affetti da scrofola. Nati da motivazioni terapeutiche e filantropiche, sostenuti da un importante movimento d’opinione, gli “ospizi marini” si diffusero a cavallo tra Ottocento e Novecento. Nel 1901 gli “ospizi” per bambini, nelle località costiere italiane, erano 21.
Nel 1915, allo scoppio della guerra, esistevano circa 20 ospizi marini e 80 colonie, affidati alla libera iniziativa di privati, di enti vari, di opere pie. Un incremento consistente delle colonie marine nel nostro Paese si ebbe tra il secondo ed il terzo decennio del Novecento, ad opera delle organizzazioni sorte all’interno del Partito Nazionale Fascista. Il regime aveva intuito che il soggiorno nelle colonie di una gran parte di bambini costituiva un mezzo straordinariamente efficace per estendere l'opera di indottrinamento dell'infanzia ed ampliare il consenso. Al termine del secondo conflitto mondiale i soggiorni climatici marini conobbero un nuovo incremento per entrare in crisi come modello pedagogico a partire dagli anni settanta.
La talassoterapia si era già comunque conquistata ampiamente il credito scientifico e lo spazio nell’immaginario collettivo della “villeggiatura”, sufficienti a riempire ad ogni estate le spiagge di bambini e genitori.
“Borgomarina Vetrina di Romagna” viene realizzata dal Consorzio Cervia Centro, con il patrocinio del Comune di Cervia e della Camera di Commercio I.A.A. di Ravenna, e con la collaborazione delle Associazioni di categoria (ASCOM, Confesercenti, C.N.A. e Confartigianato) e della Banca Cooperativa di Sala di Cesenatico (Fonte http://www.romagnanoi.it/)