Balletto Blue lady San Marino
il 20 marzo 2009
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Blue Lady ha segnato il fiorire di una grande interprete e coreografa. La musica di René Aubry, le immense tende veneziane, un albero, un vortice di abiti e cappelli delineano l’ambito poetico di una danza sfavillante. Le pirouette e le braccia di Carolyn Carlson hanno scolpito i ricordi attraverso questo assolo, summa ed esplorazione dei possibili. La coreografia è ispirata a Venezia e ai ricordi della sua maternità e della sua infanzia da cui scaturisce un’affascinante galleria di ritratti femminili che abbraccia lo spazio di una vita ricreando differenti stati emozionali vissuti da una donna in cui tutti possono riconoscersi. La scelta di Tero Saarinen è dovuta al suo corpo così particolare e dall’apparenza androgina che apporta un’ambivalenza particolarmente espressiva all’interpretazione coreografica. D’altra parte ambedue condividono lo stesso sguardo artistico, una forma d’animo finlandese fatta di distanza verso il reale, d’imprevedibilità e d’ironia. Tero Saarinen è un fenomeno unico, grazie ad un carisma sbalorditivo e a una presenza inafferrabile. Dà prova di una tecnica stupefacente e profondamente originale dato che la danza jazz, il balletto classico, la danza contemporanea e il butoh si sono infiltrate nel suo corpo angoloso. Essendo interprete e al tempo stesso coreografo, la composizione che ne è sortita è sua e della Carlson, così come la memoria dell’originale Blue Lady sarà un melange della memoria dell’autrice, dell’interprete e del pubblico che l’ha vista. La rivisitazione intrapresa dalla Carlson sarà quindi un lavoro di ricordi. Il movimento e il corpo di Tero saranno lo strumento del ricordo, del ritorno alla carne di un gesto affascinante.