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Il Birraio Di Preston Di Camilleri Al Teatro Bonci Di Cesena

dal 14 al 17 gennaio 2010

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Cesena Altro

Descrizione dell'Evento

L'incipit del romanzo 'Era una notte buia e tempestosa', che nel linguaggio italo-siculo di Camilleri diviene 'Era una notte che faceva spavento, veramente scantusa', riprende scherzosamente il celeberrimo incipit di Edward Bulwer-Lytton usato a più riprese dal bracchetto-scrittore Snoopy delle strisce di Peanuts, di Charles M. Schulz che lo stesso Camilleri cita nell'indice dell'opera.

Titolo: IL BIRRAIO DI PRESTON dal romanzo di Andrea Camilleri
Compagnia: riduzione e adattamento teatrale di Andrea Camilleri- Giuseppe Dipasquale regia Giuseppe Dipasquale con Pino Micol, Giulio Brogi, Mariella Lo Giudice
Locandina: scene Antonio Fiorentino costumi Gemma Spina musiche Massimiliano Pace luci Franco Buzzanca Teatro Stabile di Catania
Date: Giovedì 14 gennaio 2010 (turno G) Venerdì 15 gennaio 2010 (turno H) Sabato 16 gennaio 2010 (turnoI) Domenica 17 gennaio 2010 (turno L)

In questa notte di tregenda si sveglia il piccolo Gerd Hoffer che, alzatosi perché spinto dalla necessità di non bagnare di pipì il letto, come gli è capitato altre volte e perciò duramente punito a timbulate (schiaffoni) dal padre, l'ingegnere minerario tedesco Fridolin Hoffer, sostenitore di un'educazione teutonica, vede dalla finestrella della sua stanza un chiarore dalla parte di Vigata che capisce non poter essere la luce dell'alba ma un incendio. Avverte quindi il padre che, inventore di una nuova macchina a vapore per spegnere gli incendi accorrerà entusiasta a Vigata per sperimentare finalmente il suo ritrovato. «Ma come è nato l'incendio?» chiede l'ingegnere durante la corsa a suon di tromba verso Vigata , a un contadino che gli risponde, lasciandolo sbalordito: «Pare che la soprano ad un certo punto stonò».

Per chiarire il mistero dell'incendio che riguarda il nuovo teatro di Vigata, bisogna risalire all'impuntatura del prefetto toscano di Montelusa, sua eccellenza Eugenio Bortuzzi, di voler far rappresentare all'inaugurazione l'opera lirica "Il birraio di Preston" di Luigi Ricci.

I melomani di Vigata sono in rivolta : al "Circoli dei nobili" borghesi e aristocratici non sopportano l'imposizione del prefetto, giudicano Ricci una "mezza calzetta" e la sua musica "una risciacquatura di un'opera di Mozart", ma soprattutto protestano perché essendo vigatesi schifano tutto quello che proviene dai montelusani.

Ma il prefetto non demorde, si è "amminchiato" (intestardito) a voler rappresentare "Il birraio di Preston" per cui darà mano libera al suo factotum, il noto uomo di rispetto Don Memè, il sempre sorridente Emanuele Ferraguto, di usare tutti i mezzi leciti e illeciti per imporre la sua volontà.

Zu Memè intimidirà allora il suocero del direttore del foglio satirico "La gallina faraona", fino ad allora autore di feroci messe in ridicolo del prefetto, che pubblicherà ora un pacificatore invito ai vigatesi ad apprezzare l'opera di Ricci. Lo stesso Ferraguto farà incollare e sorvegliare i manifesti per l'inaugurazione, subito strappati, che esaltano l'opera de "Il birraio di Preston" e farà arrestare con l'accusa di furto un umile onesto falegname, conosciuto come un grande intenditore di musica, perché, chiamato al "Circolo dei nobili" per un giudizio, ha criticato apertamente l'opera di Ricci.

Foto by: http://www.flickr.com/photos/26475712@N05/

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