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Armando Bertozzi Etno Afro Classe

dal 15 al 16 ottobre 2011

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Classe (RA) Altro

Descrizione dell'Evento

Nella musica africana tradizionale ci sono grandi ricchezze armoniche. In essa restano sottovalutate le molte alternative praticabili rispetto all'impianto a quattro voci(soprano/alto/tenore/basso) tipico dell'innografia cristiana.

Il Maestro propone la conoscenza del metodo tramite un percorso dimostrativo in Italia a titolo gratuito.

Nella musica africana tradizionale ci sono grandi ricchezze armoniche. In essa restano sottovalutate le molte alternative praticabili rispetto all'impianto a quattro voci(soprano/alto/tenore/basso) tipico dell'innografia cristiana. Tale sistematica omissione potrà risultare sorprendente per coloro che considerano fondamentale e indispensabile il ruolo della musica in Africa, dunque si attenterebbero di trovarne una trattazione entro la descrizione delle società africane.

Conoscendo in modo approfondito queste lingue è possibile addirittura riconoscere dei testi ascoltando la melodia degli strumenti che danno luogo all'effetto "Tamburo parlante". Una particolare funzione è rappresentata dalle percussioni che in molte zone vengono utilizzate come strumenti di comunicazione in contesti relazionali basati sull'impatto emozionale, il canto, la danza rivestono una funzione importante. Fino ad oggi le storie orali africane non si sono rivelate deposito di un vocabolario abbondantissimo per il discorso della musica, si dice che molte lingue africane non possiedano termini per indicare "musica" e"ritmo".

I vocabolari africani sarebbero naturali, spontanei e capaci di catalogare dimensioni spirituali ed è per questo che un aspetto molto importante è dato dall'improvvisazione. Ciò che ritroveremo sempre in ogni variante musicale, a prescindere dallo scopo per cui viene prodotta, è la caratteristica della poliritmia, la capacità cioè di sviluppare contemporaneamente diversi ritmi pur percependoli unitariamente in modo coerente. Al tamburo è affidato il compito di conservare la memoria storica...

Diversi gruppi etnici riunivano suonatori di Tamburo, cantori e danzatori per apprendere ed eseguire le loro danze più diffuse e più notevoli scoprire per me tutto questo tramite l'esperienza ventennale nel mondo della danza, dall'incontro con il coreografo Bob Curtis mi ha fatto sempre di più avvicinare alla ricerca legata alla musica africana da un canone trans-etnico, una collezione classica di artefatti culturali.
Salvaguardare l'autenticità interpretando la cultura tradizionale come una rinascita mi porta a creare questo metodo Afro nel suo magico genere musicale.

Il primo aspetto che mi ha portato a sviluppare il metodo è stato quello di studiare i ritmi africani dalle sue origini all'effetto del colonialismo sulla musica africana fino alla sua scomposizione e ricomposizione su uno strumento moderno: "La Batteria". Il secondo aspetto è quello di far rivivere un africa antica o rurale da non tradirne le origini tradizionali. Il fatto che questa musica mi costringa ogni giorno a una fonte di ricerca creativa dimostrala testimonianza della sua potenza e unicità, che mettendola insieme, si arriva alla finalità del mio metodo Etno-Afro: acquisire la capacita di eseguire divisioni ritmiche africane di vari popoli per poi generare dei brani poliritmici. Con questo sistema ritmico si possono intersecare i ritmi africani dando ad essi l'evoluzione da una a cinque batterie, il risultato è quello di creare una grande orchestra di Batterie e percussioni dove il tempo viaggia attraverso un passato immaginario dell'africa fino ad arrivare a un futuro aperto a tutti.

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