Ara Malikian: il “nuovo Paganini” del violino a Rimini
il 18 settembre 2011
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L’appuntamento è domenica 18 settembre alle ore 11 presso il Teatro Novelli di Rimini, per la rassegna Armoniosamente.
Il titolo più celebre di Antonio Vivaldi suonato e raccontato per i piccoli e i piccolissimi è uno dei successi del momento a Madrid. Ideatore e protagonista è Ara Malikian: 43 anni, aspetto gitano, carriera da violinista classico, scappato dalla buca dell’orchestra del Teatro Real di Madrid («mi sono stancato di restare nella buca d’orchestra, senza neppure poter vedere l’opera per la quale stavamo suonando») per avviare un’avventura musicale divertente e originalissima. In scena, oltre a Malikian che si presenta in gilet damascato, blue-jeans e anelli alle dita, altri tre musicisti (Mikaela Bilikova Bozzato al violino, Andrea Maini alla viola e Paolo Baldani al violoncello), che, mentre suonano perfettamente, si alzano, si rincorrono sul palcoscenico, mettono in scena una gag dopo l’altra con una mimica da attori professionisti.
Una voce recitante, quella di Tony Contartese, ha il compito di coinvolgere il pubblico e di raccontare ai più piccoli le immagini consegnate dallo stesso Vivaldi, che nella partitura originale a ogni stagione ha affiancato i versi di un sonetto. «È la riprova che, se riesci a trovare la formula giusta, la musica classica cattura, diverte, interessa tutti i pubblici», afferma Malikian.
Lo spettacolo è una produzione Ara Malikian, Fondazione Teatro Comunale di Modena e ATER- Associazione Teatrale Emilia Romagna
BIOGRAFIA
Ara Malikian è nato a Beirut nel 1968, in una famiglia di origini armene. Inizia a studiare violino molto presto sotto la guida severa del padre. La guerra civile lo costringe spesso ad esercitarsi nei rifugi antiaerei. Da’ il suo primo concerto a 12 anni e a 14 ottiene una borsa di studio dal Ministero della cultura tedesco per studiare ad Hannover. Di qui prosegue gli studi alla Guildhall School di Londra, con i maestri prestigiosi dell'Alban Berg Quartet. È uno dei più brillanti ed espressivi violinisti della sua generazione, dotato di uno stile inconfondibile in cui si incrociano gli echi di sonorità armene e arabe, gitane e klezmer.